Il valore delle immagini costituisce il nucleo primitivo dell’attività mentale. Hillman dice : “la vita sessuale è in primo luogo immaginativa : è nell’immaginazione che essa nasce, si alimenta e continua ad alimentarsi.”
Quello che noi chiamiamo sogni ad occhi aperti, castelli in aria, fanno parte della fantasia; il nostro mondo fantastico è alla base di ogni processo creativo. Le fantasie erotiche hanno un’origine lontana nella storia individuale e scaturiscono da emozioni legate al piacere e alle sofferenze sperimentate attraverso il proprio corpo ed i propri organi nelle relazioni significative che hanno accompagnate lo sviluppo psicosociale.
Non bisogna confondere però il desiderio sessuale e il desiderio amoroso. Il desiderio sessuale ed il piacere fanno parte di una realtà fisiologica e psicologica: il desiderio, anche se possiamo riscontrarlo nel nostro corpo, si trova in primo luogo nell’emozione. È un sentimento che viene percepito nel corpo ma è legato ad un’immagine, ad un sogno dell’altro.
Per questo esso non ha bisogno della realtà dell’altro, ma dell’immaginazione, è più un sogno e non la realtà. È un’anticipazione mentale positiva con una connotazione erotica, tant’è che per innescare il desiderio sessuale non è necessario il contatto fisico con una persona reale; èper questo che molti giovani si innamorano dei loro idoli che conoscono attraverso le foto, i concerti, senza avere un rapporto diretto.
Si possono avere più volte nella stessa giornata desideri sessuali senza essere necessariamente innamorati o provare sentimenti molto forti.
Che cos’è invece il desiderio amoroso? Esso è un connubio tra il desiderio sessuale e l’erotizzazione dell’intimità.
Il sentimento amoroso è la causa principale della nascita della coppia ma anche della sua dissoluzione.
Nella nostra cultura il rapporto di coppia è inteso come un rapporto esclusivo, si arriva alla fusione, alla confidenza totale. Questi rapporti escludono spesso la fantasia facendo scomparire il sogno dalla coppia e la dinamica erotica perde la sua spinta. Quando si vive con qualcuno, il bisogno di intimità è legato al fatto che il partner è, o può essere, una persona sognata o sognabile: il sogno è dato dallo spazio fisico che si crea.
Vi sono persone che erotizzano solo gli aspetti sentimentali come calore, tenerezza, affetto, senza provare attrazione genitale: erotizzano l’intimità e non la genitalità; ed altre persone che erotizzano esclusivamente l’attrazione sessuale genitale ed hanno molte difficoltà ad erotizzare l’intimità.
Una condizione per accedere al desiderio è di essere in contatto con se stessi ed essere coscienti dei propri bisogni.
Sfortunatamente nella coppia succede che quando uno dei due prova un calo del desiderio sessuale, nell’altro si produce un’insicurezza; i rapporti si diradano sempre più , la coppia si sgretola o arriva vicina al farlo.
L’attaccamento morboso generato dall’insicurezza sui sentimenti del partner, non aiuta la coppia; se vogliamo che l’altro ci sogni è necessario creare delle distanze, esse ci renderanno interessanti all’altro; diventeremo l’“oggetto del desiderio”.
La buona intimità dà sicurezza al desiderio amoroso, ma c’è anche, in esso una parte di sogno assicurata dal fatto che l’altro sfugge in qualche modo.
Il desiderio è una novità, curiosità, bisogno ed avventura, e non deve ridursi solo al sesso ma deve essere anche la voglia continua e la ricerca di scoprire l’altro.
Quello che spesso manca alla coppia non è solo il fuoco di Eros, ma la distanza ed un pizzico di mistero, ogni fuoco per essere alimentato ha bisogno di aria e di libertà. Bisogna avere il coraggio di far fluire le emozioni in modo naturale e così la fantasia suggerirà nuovi modi per vivere un’intimità più appagata, più frizzante ed appassionata.
Non è necessario conoscere il Kamasutra, non bisogna necessariamente “trasgredire”, ma è importante vivere l’intimità come un piacere e non come un dovere.
Dott.ssa Federica Protopapa