Da Luglio 2014 il ”Monumento al Marinaio d’Italia” è chiuso alla fruibilità sia dei brindisini che dei tanti turisti che ormai da qualche anno affollano la nostra città, e la cosa ancora più grave è che, nonostante diverse sollecitazioni, è calato un silenzio assordnate sulla questione ,come se poi ,tutto sommato ,a nessuno interessi se e quando il Monumento verrà riaperto”: è quanto scrive Giuseppe Di Rienzo a nome del “Comitato cittadini attivi di Brindisi”.
“I cittadini aspettano di sapere, da oltre 3 lunghissimi mesi, cosa intende fare il Comune di uno dei suoi beni più importanti, cosa ha pensato per esso(se qualcosa ha pensato) e quando intende riaprirlo alla fuibilità di tutti.
Qualche tempo fa abbiamo letto, in una brevissima intervista ad un tecnico comunale ,di alcuni lavori di ammodernamento di cui il Monumento al Marinaio necessiterebbe, ma non era specificato se e quando questi lavori cominceranno, ne quanto dureranno.
“Da cittadini “attivi” possiamo solo constatare che fino al giorno prima del passaggio del bene dalla Marina Militare al Comune di Brindisi, esso era regolarmente aperto e fruibile da tutti, cosi come sempre accaduto negli ultimi decenni, salvo poi apprendere della necessità di questi lavori dal giorno stesso in cui la situazione è passata in mano al Comune.
“Sulla questione fruibilità del “Monumento al Marinaio d’Italia” noi chiediamo chiarezza e trasparenza al Comune di Brindisi e a quest ultimo rivolgiamo delle domande precise sperando di avere delle risposte ,come purtroppo non è accaduto in precedenza:
–Sono previsti dei lavori di ammodernamento certi? Se sì, cosa riguarderanno, quando cominceranno e quanto dureranno?
-Se questi lavori ci saranno, cosa impedisce la fuibilità del bene nel frattempo che essi saranno svolti?
Considerando che fondamentalmente questi ultimi sono i servizi di cui necessita il “Monumento al Marinaio” per essere riaperto, lanciamo al Comune di Brindisi questa proposta: “Utilizziamo i lavoratori socialmente utili(LSU) del Comune stesso per riaprire questo nostro pezzo di storie e riconsegnarlo alla città!”.