Il Comune sborsa 4.500 euro di premio a un grafico per un disegno “che rappresenterà Brindisi nel mondo”. Ma nessuno l’ha visto

di GIANMARCO DI NAPOLI

Quattromila e cinquecento euro sborsati dal Comune come primo premio per un’immagine grafica “che possa rappresentare la città di Brindisi nel mondo”.  Anche a Palazzo di città la spending-review sembra davvero un optional, ma il concorso di cui raccontiamo ha una serie di singolari caratteristiche anche nel modo in cui è stato realizzato.

A vincere il premio è stata Stefania Malorzo, titolare dell’impresa  “Formica editing & advertising” con l’elaborato dal titolo “History and Sea”.

Il concorso è stato promosso e completato in tempi di record. Il bando è stato pubblicato sul sito del Comune il 24 aprile scorso. I lavori potevano essere consegnati in un lasso di tempo brevissimo: dallo stesso 24 aprile (dunque ipotizzando che qualcuno potesse già essere a conoscenza del bando grazie a un comunicato stampa diffuso qualche tempo prima) sino al 12 maggio successivo.

Dunque poco più di due settimane per venire a conoscenza del bando, presentare tutta la documentazione richiesta (potevano partecipare solo gli studi di grafica della città di Brindisi iscritti alla Camera di commercio) e soprattutto ideare il progetto grafico.

Al primo classificato un premio di 4.500 euro, al secondo un premio di 3.500 euro.

Il concorso è stato promosso dalla presidenza del Consiglio comunale (Luciano Loiacono) e dal settore Beni Monumentali (Maurizio Marinazzo). Nel mese di luglio, con una stringatissima nota, la giuria (composta dallo stesso architetto Marinazzo, insieme agli architetti Fabio Lacinio e Teodoro Indini e al segretario Giusy Litrico) ha comunicato che a vincere il premio era stata la suddetta opera della Malorzo e che non era stato individuato il secondo classificato: non c’erano altre opere oppure nessuna di queste è stata giudicata degna del secondo posto? Oppure era meglio risparmiare gli ulteriori 3.500 euro?.

Sta di fatto che nel frattempo il premio è stato liquidato il 30 ottobre: 4.500 euro per l’opera grafica con cui il Comune intende “comunicare, condividere e promuovere la città di Brindisi nel mondo in modo efficace, veloce e piacevole partendo dai monumenti”. Queste erano le linee guida per parteciparvi.

Ora l’opera grafica “History and Sea”  (che il Comune non ha mai mostrato e della quale il sindaco probabilmente non conosce neanche l’esistenza) dovrebbe rappresentare Brindisi nel mondo.

Ai posteri il compito di verificare se era il caso di spenderci su (nulla contro l’artista, sia chiaro) 4.500 euro di denaro pubblico in questo momento. Di sicuro però da luglio e finora nessuno l’ha visto, né nel mondo né a Brindisi.