Il segreto? La coppia deve lasciare i “bagagli” sul pianerottolo

La frase : “Non devo mica sposare sua madre!” facilmente può essere pronunciata allorquando, in una fase iniziale del rapporto i bagagli così differenti che ciascuno porta con sé, vengono a confliggere. 

Più volte abbiamo detto che nella coppia l’essere troppo simili o l’adeguarsi totalmente uno all’altro, appiattisce il rapporto; ma altrettanto difficile può essere coniugare la diversità di cultura, educazione, i diversi principi morali, che ogni singolo mutua dalla propria famiglia di origine.

Spesso questa famiglia originaria continua ad allungare i suoi tentacoli verso il nuovo nucleo, così fragile in fase di formazione o così traballante in momenti di stanchezza. L’intromissione del terzo elemento, quale appunto può essere un parente o un nucleo intero, destabilizza fortemente la coppia.

In questo senso è importante creare subito un spazio proprio, al di là del quale vengono lasciate idee, aspettative, progetti, diversi da quelli dei partners. In questo spazio dovrebbero albergare amore, tenerezza, partecipazione, intimità. In esso la coppia deve potersi sentir libera di “dire il non detto”, di aprirsi senza timore di giudizi. 

Più volte nel nostro itinerario all’interno della coppia abbiamo sottolineato l’importanza della comunicazione confidenziale: se ci  sono delle cose che non si dicono per il quieto vivere  o per paura  di perderlo/a, queste  parole”non dette” creano dei  conflitti mettendo  a rischio il rapporto.

“Le parole d’amore che non ho detto nella mia  anima  mi bruciano e mi  flagellano” (K. Bal’mont). Se noi creiamo  uno spazio  solo  nostro , dove  si incontra il Noi, le parole  non intaccano il nostro benessere.

 Quando noi  tratteniamo  le cose  tratteniamo anche  una parte di  energia interiore che andava diretta verso l’esterno e la dirigiamo verso l’interno  facendoci sentire a disagio. E’ un  limite non manifestare le nostre vere necessità per paura  di  rompere gli equilibri preesistenti. Ci sono dei  momenti in cui dobbiamo trovare il coraggio di esprimere al nostro partner ciò che sentiamo realmente, anche a rischio  di fare degli sbagliDiversamente rischiamo di vivere una relazione sofferta ed artificiale. Bisognerebbe esprime  le  emozioni  e i sentimenti con naturalezza senza paura di  ferire l’altro.

L’interferenza di familiari o anche amici, non dovrebbe essere importante, una relazione d’ amore non ha lo scopo  di  far  contenti gli altriLa coppia deve difendere la propria vita  privata. 

Questo vale anche nei confronti degli impegni della vita lavorativa e/o quotidiana: se  i partner tendono a dedicare tutte  le  loro  energie  a voler realizzare i  loro  progetti, ad affermarsi nel  lavoro , l’energia si esaurisce e manca  l’energia erotica, questo  li porta a raffreddarsi e  a cercare “altrove” le emozioni.

 Il segreto  per una vita serena di coppia  è  quello di trasformare la forza  dell’eros in  una forza  centripeta, che unisce la coppia liberando la “magia  e la misteriosa intesa dei sensi” e imprigionando  gli obiettivi,  i  doveri,   i progetti, in modo da far risorgere Eros, grazie alla passione e alle  emozioni. Solo  così  Eros vive e sovverte tutto, manda via i nostri tentativi di  controllare la vita e ci regala in cambio, l’amore e  la felicità. 

Non  dobbiamo vivere l’amore come un’idea mentale,  figli delle nostre congetture, delle scelte in cui ci siamo identificati ma in  cui  la passione ha poco spazio. E’ cosi che viviamo i nostri amori , amori sofferti, infelici asfittici. 

Spesso i nemici dell’amore siamo noi stessi o  i nostri ideali che ci condizionano pesantemente. Abbiamo un’idea di famiglia, un’idea di amore, un’idea di amicizia, così rincorrendo la nostra idea ci perdiamo la realtà e viviamo in un’ottica di “sforzo” e di  “dovere”  continui. 

Quando si è coppia l’unico dovere è difendere il proprio spazio e la propria libertà di scegliersi ogni giorno lasciando sul pianerottolo i “bagagli” per vestirsi di nuovo ed unico.

Dott.ssa Federica Protopapa

Dott. Luigi Persano