di GIANMARCO DI NAPOLI
“No, non ho mai visto quest’opera né ho seguìto il concorso”: il sindaco Mimmo Consales era del tutto all’oscuro dell’esistenza di “History and Sea”, il disegno che si è aggiudicato un premio di 4.500 euro messe in palio dall’Amministrazione comunale e che dovrebbe “rappresentare la nostra città nel mondo” nel concorso “Brindisi in un’immagine”, indetto in quattro e quattr’otto tra la primavera e l’estate scorse.
L’opera insomma non ha mai messo piede a palazzo Nervegna nonostante sia stata valutata da una commissione e giudicata vincente già nello scorso mese di luglio, ossia quattro mesi fa.
“Chiederò al responsabile dei Beni Monumentali, l’architetto Maurizio Marinazzo, di mostrarmela ma soprattutto di farmi sapere in che modo si intende ora sfruttarla per i fini che sono stati inseriti nel concorso”.
Ma non sembra un po’ riduttivo far scegliere a una piccola commissione composta da tecnici locali (gli architetti Fabio Lacinio, lo stesso Marinazzo, Teodoro Indini e la segretaria Giusy Litrico), in un assolato pomeriggio di luglio, un’opera che dovrebbe costituire il perno di un progetto di marketing da svolgere nell’intero pianeta? “Chiederò ai dirigenti comunali che in futuro per progetti che richiedono non solo una preparazione tecnica ma conoscenze di natura più specialistica le commissioni di valutazioni siano costituite in maniera più articolata e tenendo conto di obiettivi internazionali. In altre parole, un’opera d’arte che può essere considerata “bella” potrebbe non rispondere alle esigenze di promozione della città all’estero”.
Insomma Consales di questo concorso, del suo svolgimento e della scelta del grafico da premiare non sapeva nulla né chi l’ha gestito (il presidente del Consiglio comuale Luciano Loiacono e il responsabile dei Beni monumentali Marinazzo) si sono preoccupati di pubblizzarne più di tanto gli esiti: due righe sul sito del Comune in piena estate con il nome del vincitore, nessun riferimento al’opera vincitrice del cospicuo premio nonostante dovrebbe essere il “marchio di Brindisi nel mondo”.
E stranamente nessun riferimento al successo neanche nel sito internet dello studio grafico che ha colto l’importante successo: “Formika editing and advertising”, con sede in via Bastioni Carlo V, non fa alcun cenno al fatto di aver realizzato l’opera che promuoverà la nostra città nel pianeta e che ha vinto un concorso così importante. Sarà questione di umiltà e riservatezza?
Chi ha realizzato l’opera vincente è la grafica Stefania Malorzo che è la titolare della Formika. Il poliedrico studio grafico è lo stesso che ha editato il romanzo “Operazione Bullfish”, scritto da tale Sandro Meloni, esperto di surfcasting, la pesca sportiva che si effettua dalla spiaggia con le canne. Il volume edito dalla “Formika” venne acquistato in 110 copie (più dieci in omaggio) dalla presidenza del Consiglio comunale (lo stesso Loiacono) per un importo di 1.760 euro complessivi.
Loiacono fu letteralmente “fulminato” dalla proposta inviatagli il 10 dicembre 2012 dalla suddetta Malorzo e dall’autore tanto che il giorno successivo (11 dicembre) rispose che accettava di acquistare le 110 copie a 16 euro cadauna. Istruttrice della pratica per la liquidazione della somma, la stessa Giusy Litrico che poi ritroveremo nella giuria del premio aggiudicato alla medesima Stefania Malorzo.
In attesa di sapere che uso si è fatto di quel volume da parte del Comune che, così come asserito nelle motivazioni, era “dedicato a tutti, uomini e donne, con a cuore le sorti del nostro grande mare, ormai compromesso da lustri di pesca indiscriminata e agenti inquinanti”, ci preme sapere almeno che ne sarà dell’altra opera uscita dagli studi grafici “Formika”. E perché della sua esistenza persino il sindaco fosse all’oscuro.