A Restinco una delle sei torri per misurare il vento sull’Adriatico

Sarà posizionata all’interno del vivaio ‘Restinco’ (alle porte di Brindisi), rientrante nel demanio regionale e in gestione ad Arif, una delle sei torri anemometriche che l’Università Politecnica delle Marche farà installare sulle coste italiane dell’Adriatico per ottenere una ‘mappa del ventò. Il lavoro – informa una nota dell’Arif – avviene nell’ambito del progetto di cooperazione transfrontaliera denominato Powered – Project of Offshore Wind Energy: Research, Experimentation, Development – che si pone come obiettivo la realizzazione di impianti eolici offshore nel mare Adriatico, sì da ottenere un incremento di utilizzo di questo genere di energia alternativa riducendo al contempo al minimo le problematiche relative all’impatto ambientale e paesaggistico soprattutto nelle aree ad alto valore storico.

Scopo del progetto è quello di individuare delle linee guida per la realizzazione dei parchi eolici offshore che saranno determinate proprio grazie alla realizzazione di stazione metereologiche costiere che al termine dello studio saranno poi utilizzate per le previsioni meteo con un margine di 24-48 ore. La Regione Puglia è partner del Progetto Powered assieme a Regione Abruzzo, Provincia di Ravenna, Ministero dell’economia, del commercio e dell’energia, Regione Marche e Regione Molise, Consorzio Cetma, Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, Ministero dell’economia del Montenegro, la Veneto Agricoltura, Università Politecnica delle Marche, Comune di Komiza (Croazia).

La presenza delle torri in punti strategici servirà a migliorare la mappa del vento dell’Adriatico e tracciare un sistema di previsione meteo utile ad una stima complessiva in merito alla quantità e alle condizioni climatiche favorevoli per lo sviluppo della produzione di energia eolica offshore nel e dal mare Adriatico. L’Università Politecnica delle Marche aveva individuato per la torre anemometrica un sito che fosse pianeggiante, in prossimità del mare e lontano da alberi e costruzioni che in qualche modo potrebbero falsare le misurazioni del vento. Il sito che meglio rispondeva a questi requisiti è stato individuato all’interno del vivaio Restinco di Brindisi.