Dopo gli investimenti realizzati per i miglioramenti ambientali, così come da accordi, ora impegniamoci subito per la parte economica.
È quanto ha sollecitato oggi il coordinatore regionale NCD, Massimo Ferrarese, agli amministratori provinciali e dei comuni interessati alle convenzioni con Enel.
“A quattro anni dall’approvazione in consiglio provinciale delle convenzioni che tracciarono la linea di condotta che ha portato agli investimenti per centinaia di milioni di euro finalizzati ai miglioramenti ambientali e alla realizzazione del carbonile coperto nella centrale Federico II, oggi, come concordato, deve assolutamente partire la seconda fase, quella relativa alle compensazioni”, ha sottolineato l’ex presidente della Provincia,
“Questa fase economica, che doveva partire al termine degli investimenti, prevedeva un ristoro annuo al territorio di 5 milioni di euro. Queste seconde convenzioni tra Provincia, i comuni interessati ed Enel avrebbero dovuto infine regolamentarne le modalità di attuazione.
“Sicuramente – ha aggiunto Ferrarese- il nostro partito sarà impegnato nei prossimi giorni per raggiungere l’obiettivo e sono convinto che, così come avvenuto in passato per ottenere il primo grande risultato, il sindaco Consales e il presidente Bruno non faranno mancare la loro determinazione per la risoluzione totale del problema. Propongo quindi un consiglio provinciale monotematico, allargato agli amministratori dei comuni interessati, al fine di accelerare la definizione delle convenzioni economiche con Enel.
“In questi anni – conclude il coordinatore NCD – sotto questo aspetto, abbiamo compiuto grandi passi in avanti, proprio perché gli impegni per gli investimenti ambientali richiesti all’azienda sono stati tutti mantenuti. Rimane ora la fase finale allora concordata: quella economica. Che non è meno importante della prima”.
Ferrarese ha sempre proceduto in maniera tutt’altro che remissiva nei confronti di Enel. Appena eletto nel 2009 convocò Enel (che era già sponsor della sua squadra di basket) per chiedere gli investimenti ambientali che sono stati poi effettivamente realizzati. Nel 2012 si è costituito parte civile con la Provincia chiedendo 500 milioni di euro di danni. Oggi, dopo che sono stati mantenuti gli impegni per gli investimenti, la richiesta di mantenere quelli economici.
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