In questa lettera aperta, una lavoratrice della Markas sottolinea che i problemi della mensa riguardano anche loro
Cari genitori e non solo, noto con piacere tanti ” mi piace ” , tante condivisioni. Solidarietà, preoccupazioni per bimbi, famiglie ma … nessuno che abbia sprecato anche una sola parola o si sia interessato ai dipendenti che comunque distribuiscono i pasti e fanno i salti mortali per accontentare maestre e bimbi.
A nessuno importa che siamo a casa, in attesa di disposizioni, a nessuno importa che ci siano stati tagli, del 12.50 % sull’ orario di lavoro, a discapito anche degli utenti, perchè il tempo è tiranno e chi distribuisce i pasti, lo fa velocemente, correndo, senza quel sorriso che avremmo voluto continuare ad avere nei confronti dei piccoli, cercando di rientrare nei tempi previsti dal capitolato.
Troppe volte in passato, per una nostra coscienza, abbiamo regalato, giornalmente, mezz’ ora del nostro tempo per poter fare tutto ciò che dovevamo, con la giusta calma. Ma ora abbiamo deciso di lavorare per il tempo che ci compete e non ce ne vogliate. Siamo anche noi in attesa di poter ricominciare a lavorare, perchè a tanti di noi, lo stipendio serve per poter mantenere la propria famiglia.
Dorina Piliego – Brindisi