Un manipolo di grandi aziende (quelle della solita lobby) che trovano sponda in Confindustria Brindisi, e un gruppo di consiglieri della maggioranza che non sono neanche al corrente dell’attività che il loro sindaco e la giunta svolgono per ridare vita alla zona industriale di Brindisi: è questo il quadro dipinto da Marcello Rollo, presidente dell’Asi, oggetto negli ultimi giorni di attacchi mirati e concentrici da parte di cespugli politici e di portavoce dei grandi interessi industriali.
Rollo ha messo mano da qualche tempo al business dell’erogazione del gas, concentrato fino allo scorso anno nelle mani di Snam, con l’obiettivo di limitare il monopolio economico assoluto che la Società nazionale metanodotti ha gestito per decenni, in comodato gratuito, privilegiando gli interessi delle grandi aziende che consumano maggiori quantità di metano e lasciando nel totale isolamento le piccole e medie imprese della zona industriale, mai raggiunte dalla condotta d’erogazione.
“Snam pretendeva dall’Asi 350 mila euro per la manutenzione della rete, continuando a erogare solo a quattro aziende su 270, senza alcun interesse per le altre, in virtù di una vecchia convenzione che concedeva solo privilegi. Abbiamo chiesto un adeguamento della distribuzione del gas, per servire tutte le aziende che erano tagliate fuori e quando Snam si è dichiarata non interessata, con un bando europeo, abbiamo affidato il servizio alla “Molise Gas”.
Il leggero aumento del costo del metano, dunque, sollevato per voce di Confindustria Brindisi dalle solite grandi imprese, è necessario per contribuire alla ramificazione della rete che toglierà dall’isolamento decine di piccole e medie imprese dell’area industriale che in pratica andavano avanti ancora con le bombole.
“A differenza di Confindustria che percepisce annualmente dalle aziende iscritte il contributo associativo (e che generalmente si fa portavoce delle grandi aziende), il Consorzio offre servizi indiscriminatamente a tutte le aziende del territorio”, ha sottolineato Rollo.
Il presidente dell’Asi ha ricordato che, nonostante il Consorzio non fosse soggetto alla spending review nazionale, proprio perché non gode di contributi pubblici, fin dall’insediamento tutti gli organi, compresa la presidenza, hanno subito una riduzione del 20 per cento del compenso degli amministratori.
Quanto ai consiglieri di maggioranza (Centro democratico, Iniziativa democratica, Brindisi di tutti, Progettiamo Brindisi, Partito democratico e Scelta civica per l’Italia) che avevano presentato una mozione per chiedere il trasferimento del contributo annuale versato dal Comune all’Asi per destinarlo a un fondo di sostegno delle aziende con l’obiettivo di compensare gli aumenti delle bollette: “Il contributo che il Comune versa all’Asi è inferiore al costo che il Consorzio affronta da sempre, e impropriamente, per il pagamento della bolletta della pubblica illuminazione nella zona industriale”, chiarisce Rollo.
“Ma soprattutto – conclude – è sconvolgente che consiglieri comunali della maggioranza non siano a conoscenza del lavoro quotidiano che svolgiamo fianco a fianco con il loro sindaco e la loro giunta, nell’interesse delle aziende. E mi domando quale sia invece il loro interesse”.