Tap, per il gasdotto gira e rigira ritornano a Brindisi. La risposta di Consales: “La nostra posizione e no”

“La Regione sulla Tap pensa di giocare con Brindisi. La nostra posizione è no!”: con un tweet sulla sua pagina personale, Mimmo Consales ha aperto di fatto ieri sera una nuova battaglia che la città si potrebbe preparare ad affrontare. Sì, perché, gira e rigira, il progetto per la realizzazione del gasdotto che dovrebbe portare dal giacimento azero di Shah Deniz II, Italia aprendo il “Corridoio meridionale del gas” per l’Europa.

Ieri mattina la Regione Puglia ha sbarrato la strada all’approdo di San Foca, marina di Melendugno, in provincia di Lecce, individuato per la realizzazione dell’opera. Il Comitato di via Regionale ha bocciato il progetto presentato dalla multinazionale del gas per incompatibilità ambientale.

Si riapre di fatto la strada verso gli obiettivi iniziali del progetto: la costa di Brindisi o quella di marina di Lendinoso (territorio di Torchiarolo).

Il no del Comitato di via  blocca il progetto perché tace sui 20 km che il metanodotto deve percorrere per connettersi alla rete nazionale Snam. E per “la scarsa attenzione sembra riservata agli impatti sull’economia locale, incentrata sulla valenza di un turismo balneare di qualità, stante i ripetuti riconoscimenti a Melendugno degli organismi di valutazione della qualità delle acque e della bellezza della costa”.

Insomma il dissenso della comunità di Melendugno ha ottenuto il suo obiettivo e ora le carte vengono mescolate ulteriormente riportando Brindisi e la zona circostante come nuova ipotesi percorribile.

Da qui la reazione di Consales con il tweet che anticipa quella che sarà la linea del Comune. Ma si ha la sensazione che potrebbe essere una battaglia lunga e complessa.