Terremoto al Comune: dirigenti e tecnici dovranno restituire 750 mila euro incassati come incentivi a progetti per i quali sono già stipendiati. Ecco i nomi e le cifre dovute

Quasi 750 mila euro lordi incassati come incentivi alla realizzazione di progetti e che invece sono stati ottenuti per la manutenzione, anche ordinaria del patrimonio comunale e addirittura sull’affidamento dei servizi per la manutenzione del verde e della segnaletica stradale alla Brindisi Multiservizi.

Ora una settantina in tutto, tra dirigenti, impiegati e tecnici del Comune di Brindisi dovranno restituire tutto. I revisori dei conti del Comune hanno scoperto che una parte di quei compensi non spettavano loro perché sono stati sborsati per attività per le quali non avevano diritto a percepire nulla in quanto già stipendiati dall’ente pubblico. Così come sancito dalla Corte dei Conti nell’aprile 2014.

Il caso più clamoroso e recente tra quelli contestati dai revisori dei conti risale al dicembre scorso quando i componenti dell’Ufficio traffico Carlo Cioffi, Massimo Di Maio e Irene Papadia hanno richiesto e ottenuto incentivi per la progettazione del piano del traffico, ossia per qualcosa ritenuto assolutamente attinente alle mansioni per le quali ricevono già lo stipendio dal Comune.

Ma si tratta solo dell’ultimo caso perché i revisori dei conti hanno presentato al sindaco Mimmo Consales una lista dettagliata di chi avrebbe percepito compensi ingiustamente. L’aspetto più preoccupante è che la cifra, già considerevole, potrebbe essere in realtà la punta dell’iceberg in quanto i revisori hanno specificato di aver effettuato solo un “controllo a campione delle determine dirigenziali relative agli anni tra il 2010 e il 2013” e dunque di non aver messo il naso in tutti i centinaia di progetti all’interno dei quali potrebbero celarsi altre irregolarità amministrative.

La norma entrata in vigore da poco meno di un anno infatti ha definitivamente stabilito che il cosiddetto “incentivo alla progettazione” (una somma non superiore al 2 per cento dell’importo posto a base di gara di un’opera o di un lavoro è ripartita tra il responsabile del procedimento, gli incaricati della sua redazione, del piano di sicurezza, della direzione dei lavori, del collaudo, e dei suoi collaboratori) può essere erogato in caso di

lavori di realizzazione di un’opera pubblica alla cui base vi sia una necessaria attività di progettazione.

Ma molti “progetti” non sarebbero stati altro che una mera pianificazione di servizi.

I revisori hanno inviato un prospetto dettagliato alla Procura regionale della Corte dei Conti ma nel frattempo il sergretario generale del Comune, Paola Giacovazzo, ha già scritto a tutti i dirigenti e tecnici coinvolti affinché presentino una relazione con le loro controdeduzioni ma soprattutto restituiscano il denaro.

Nella relazione, i revisori dei conti invitano il Comune “ad attivare, con la massima sollecitudine, le azioni di recupero delle somme illegittimamente erogate a titolo di incentivi”.

Le determine contestate riguardano i settori Lavori pubblici, Trasporti, Pubblica Istruzione e Sport.

La cifra più alta è nettamente quella richiesta al dirigente del Settore Trasporti, Carlo Cioffi: oltre 104 mila euro.

Questo l’elenco dei presunti debitori nei confronti del Comune. Non sono inseriti solo coloro i quali la cifra che dovrà essere restituita è inferiore ai 1.000 euro. Le somme sono lorde.

Antonio Iaia 43.647, Raffaele Canfora 36.355, Luigi Gianniello 33.854, Ettore Scivales 8.724, Antonio Mela 13.476, Teresa Morelli 2.330, Letizia Guerra 2.125, Andrea Potenza 2.041, Alfredo Conte 7.997, Giovanni Nardelli 35.829, Gaetano Padula 24.793, Anna Maria Signore 3.172, Francesco Dileverano 46.859, Marcella Marangio 19.510, Teodoro Indini 29.290, Antonio My 1.911, Amerigo Vecchio 8.880, Alberto Fiani 8.880, Antonio Metallo 7.821, Olga Cavaliere 4.910, Claudio Marinazzo 6.994, Fabio Lacinio 12.871, Caterina Abatangelo 9.550, Rosaria Vecchio 1.500, Giuseppe D’Angelo 3.354, Salvatore De Mazzone 7.090, Giovanni Rossetti 1.980, Ugo Zongolo 7.090, Paolo Tagliamento 3.800, Giuseppe De Bellis 1.800, Pietro Cafaro 3.321, Valerio Costantino 10.730, Carlo Cioffi 104.593, Massimo Di Maio 57.809, Irene Papadia 34.285, Walter Ignazzi 2.559, Maria Dangelo 5.636, Antonio Iunco 6.260, Maria Febbraio 5.304, Giovanni Spinosa 4.195, Osvaldo Gorgoni 4.425, Marcella Franciosa 4.092, Vitantonio Elefante 1.638, Nicola Lena 2.900, Maurizio De Virgiliis 4.174, Antonio Cavaniglia 3.792, Antonio Andriani 2.274, Fernando Cassano 1.058, Francesco Gallone 1.058, Antonio Regolo 3.721, Annamaria Conversano 3.725, Vincenzo Daniele 2.117, Antonio Errico 6.845, Vincenza Gabriele 2.448, Vito Ricciuto 5.480, Anna Maria Tudisco 26.154, Paolo Viva 1.223, Cosimo Ucci 1.223, Francesco Argentieri 1.224, Costantino Del Citerna 1.573, Cristina Guadalupi 1.179.

I dirigenti e i tecnici hanno già presentato opposizione.