Palasport, il Comune sborsa 20 mila euro al Coni per una consulenza che servirà ad avere l’ok. Da chi? Sempre dal Coni

Si può chiedere una consulenza a pagamento per la realizzazione di un progetto allo stesso ente che poi sarà chiamato a valutarlo? A Brindisi succede.
Il Comune ha firmato una convenzione con il Coni Puglia in base alla quale sborsa ventimila euro (iva esclusa) per ricevere una consulenza con cui ottenere dal Coni Nazionale il parere favorevole per disputare gare di basket europeo dopo l’ampliamento del Pala Pentassuglia.
In altre parole l’ente pubblico paga tecnici appartenenti allo stesso Comitato olimpico che dovrebbe poi giudicare la qualità del progetto stesso.
La singolare determina è stata firmata dal dirigente del settore Pubblica Istruzione e Sport, Fabio Lacinio.
Il progetto di ampliamento del Pala Pentassuglia viene portato avanti da mesi dal Comune di Brindisi che aveva annunciato per febbraio l’inizio dei lavori. Tra gli scogli da superare esiste quello dell’approvazione delle varianti dal Comitato olimpico nazionale al quale viene chiesto di omologare l’ampliamento della struttura e dunque di renderla a tutti gli effetti omologata per ospitare campionati di basket di serie A.
Il 29 gennaio scorso il Coni ha però fornito parere negativo al progetto, ponendo una serie di prescrizioni che costringono i tecnici a un adeguamento della struttura.
Cosa fa il Comune di Brindisi? Dopo la bocciatura, decide di “premiare” il Coni estendendo lo schema di convenzione già esistente con il Coni proponendo al Comitato regionale di fornire una consulenza tecnica pagata profumatamente al fine di ottenere parere favorevole dal Comitato Nazionale. In sostanza il Comune paga lo stesso ente che poi dovrà giudicare il progetto. E’ come se per ottenere il certificato antincendio che viene fornito dai vigili del fuoco, il Comune fosse andato dai pompieri per chiedere, a pagamento, una consulenza nel progetto.
Ma qual è l’obiettivo della consulenza? Quello di ottenere l’abilitazione a disputare sul parquet del “nuovo” Pala Pentassuglia gare di Euroleague, ossia la Coppa dei Campioni di pallacanestro. Questo il passaggio chiave della convenzione, va letta con attenzione: “Tutte le attività demandate al Coni Puglia con la presente convenzione dovranno essere espletate in collaborazione con il gruppo di lavoro nominato dal Comune di Brindisi e finalizzare all’ottenimento del parere favorevole da parte della Commissione nazionale Coni con l’obiettivo di conseguire l’idoneità allo svolgimento di campionati di basket di livello europeo “Eurolega”).
Per altro, non si sa in base a quale valutazione, viene chiesto al Coni anche supporto alla gara pubblica e al Rup, il responsabile delle procedure di affidamento e di esecuzione dei contratti pubblici di lavoro essendo questa – per legge – un’attività riservata “ai soggetti aventi le specifiche competenze di carattere tecnico, economico finanziario, amministrativo, organizzativo, e legale, che abbiano stipulato adeguata polizza assicurativa a copertura dei rischi professionali”.
Il CONI ha lo scopo di curare l’organizzazione e il potenziamento dello sport italiano attraverso le federazioni nazionali sportive e la preparazione degli atleti al fine di consentirne la partecipazione ai giochi olimpici; altro importante obiettivo del CONI è la promozione dello sport nazionale. E non redigere progetti o indire gare pubbliche. Giuridicamente inoltre è un ente pubblico non economico.
Insomma una convenzione con troppi lati oscuri. E soprattutto ventimila euro (iva esclusa) che forse potevano essere risparmiati.