Tre capitani della polizia municipale di Brindisi lasciano la divisa per diventare funzionari comunali: lo ha disposto il sindaco Mimmo Consales che ha accolto una richiesta di mobilità presentata dagli stessi vigili nell’ottobre scorso ma che evidentemente era solo un atto provocatorio. Perché i tre si sono affidati a un legale per tentare di revocare il trasferimento negli uffici di Palazzo di città.
Si tratta di Vincenzo Carella, Vincenzo Mione (entrambi destinati ora al settore Ambiente) e Giancarlo Prezzemolo, trasferito al settore Casa. I tre capitani sostengono che la loro richiesta di mobilità era solo una provocazione per attirare l’attenzione su una conduzione del comando a loro dire “difficilmente condivisibile”.
In realtà sembra che fra i tre e il comando ci fosse qualcosa di più di una semplice conflittualità. Nelle scorse settimane il capitano Mione si era reso protagonista del blitz in piazza Santa Maria Ausiliatrice durante il quale aveva elevato multe a raffica ai negozianti che avevano esposte le loro merci sulla piazza rimasta deserta dopo il trasferimento degli ambulanti. Una decisione, quella di Mione, che aveva di fatto contravvenuto alle richieste del sindaco il quale aveva auspicato dai vigili maggiore tolleranza nei confronti dei negozianti che di lì a poco avrebbero ottenuto l’autorizzazione formale a esporre.
Attraverso il loro legale, i tre vigili hanno diffidato il Comune al trasferimento ma Consales è forte della stessa richiesta presentata dai tre. E annuncia di volerli anche denunciare dopo che hanno spiegato di aver chiesto la mobilità solo come forma di protesta contro la gestione del comando: “Si tratta di un vero e proprio messaggio estorsivo”, tuona il sindaco. “Volevano mettere in difficoltà l’amministrazione per ottenere provvedimenti contro il comandante. Presenterò denuncia all’autorità giudiziaria”.