L’altra Fed Cup: posti fantasma, gradinata sovravvacarica, bambini sulle vie di fuga e disabili lasciati fuori. Gli organizzatori si difendono: “Errore nella stampa dei biglietti, qualcuno lo abbiamo rimborsato”

Un numero di biglietti venduti superiore alla disponibilità delle tribune e relativi a posti in realtà inesistenti, i bambini delle scuole tennis costretti a sedere sui gradoni d’accesso alle gradinate (e destinati alle vie di fuga), disabili tenuti fuori dall’impianto nonostante dovesse essere garantito loro, per norma, l’ingresso: sono questi alcuni dei retroscena dell’altra Fed Cup, quella che una parte del pubblico ha vissuto intorno all’evento e che ha provocato non solo malumori tra chi aveva sborsato fior di quattrini per godersi lo spettacolo in santa pace, ma addirittura momenti di grave tensione ai limiti della rissa.

In via Ciciriello si respira profondo malessere per il modo con cui la Mca Group srl, la società milanese incaricata dell’evento su carta bianca della Federazione Italiana Tennis, ha gestito la manifestazione.

I primi sintomi si erano avuti nei giorni successivi all’apertura delle prevendite di biglietti e abbonamenti per assistere all’evento. Forse contrariamente a quanto ipotizzato dagli organizzatori (dopo i non soddisfacenti incassi ottenuti in altre parti d’Italia con la Fed Cup) i brindisini si sono precipitati nei punti vendita “fisici” e hanno invaso i terminali di “Ticket One”, incaricata dell’emissione on-line dei biglietti. Si è profilato subito un possibile sold-out.

Così è accaduto che misteriosamente già dopo il primo giorno sono andati “esauriti” gli abbonamenti per assistere alle due giornate di incontri. “Non sono più disponibili”, hanno fatto sapere gli organizzatori. Eppure in molti, costretti ad acquistare in assenza di abbonamenti due biglietti singoli, si sono accorti che erano per l’identico posto, sia sabato che domenica: perché dunque non dare la possibilità di acquistarli in abbonamento, risparmiando così sulla spesa?

Ma il bello (o il brutto) doveva ancora arrivare e si sarebbe verificato nella prima giornata di match quando circa 200 spettatori si sono accorti di aver acquistato biglietti per posti che non esistevano. In particolare, sui ticket erano indicate le file 11A e 16A, ossia rispettivamente l’ultima del parterre (44 euro a incontro) e l’ultima della tribuna (33 euro a incontro) che in realtà non c’erano. Ognuna di queste file-fantasma contava 84 spettatori che non avevano un posto e litigavano con quelli che invece avevano i biglietti per le file “omonime” 11 e 16. Alcuni si sono molto agitati e alla fine hanno trovato in qualche maniera una sistemazione. Altri hanno preferito andare via e hanno preannunciato azioni legali contro gli organizzatori. 

Altri 45 posti inesistenti erano collocati su file che non erano complete per la presenza di scale tagliafuoco.

Questo secondo fonti vicine al circolo tennis. Gli organizzatori minimizzano e parlano di una sola fila di biglietti “errata” a causa di una fila stampata due volte. E sostengono che una trentina di tagliandi sarebbero stati già rimborsati.

Nella notte tra sabato e domenica, hanno pensato di risolvere il problema della fila 16A aggiungendola di sana pianta, montando sediolini numerati nella zona denominata “gradinata” (quella più economica) e andando a sottrarre i posti a chi non aveva biglietti numerati. Qui erano stati collocati soprattutto i ragazzini delle Scuole tennis di tutta la provincia. Il risultato è stato che nella seconda giornata gli 84 senza posto del primo giorno si sono accomodati su sedie con cartellini scritti a penna (foto), mentre i ragazzini sono stati costretti a comprimersi nella parte restante della gradinata e molti altri a sedersi sulle scale di sicurezza.

La questione non è sfuggita al tecnico incaricato delle verifiche sul rispetto delle norme. L’ingegner Fernando Dell’Anna domenica mattina ha inviato all’amministratore unico di Mca Group, Ernesto De Filippis, una comunicazione con diffida nella quale ravvisava una serie di gravi irregolarità legate appunto alla creazione della fila 16A: “La presenza della nuova fila di posti numerati è a discapito della gradinata superiore la cui capienza risulta notevolmente ridotta tanto da compromettere la sicurezza sulle tribune in quanto progettate per un numero di posti prestabilito”, ha scritto. Il tecnico ha poi evidenziato l’altro grave pericolo: “Le vie di fuga non sono sufficienti a far defluire un sufficiente numero di spettatori”.

L’ingegner Dell’Anna ha chiesto che venisse ripristinata la vecchia situazione per evitare “conseguenze penali”, ma l’organizzazione ha ritenuto di mantenere la nuova disposizione dei posti ritenendo che l’interpretazione del tecnico fosse errata.

Il risultato, come si può vedere dalle foto, è stato un sovraccarico della gradinata, nella parte superiore (in cui si trovavano i bambini delle scuole tennis) e il riempimento quasi totale delle scale che dovevano costituire invece le vie di fuga e che erano completamente occupate.

C’è poi la brutta questione dei disabili ai quali non è stato consentito l’accesso. Secondo le norme che regolano le manifestazioni pubbliche, dai disabili deve essere consentito un certo numero di accessi proporzionale a quello della capienza complessiva dell’impianto: sui 4.000 posti del centrale del circolo tennis Brindisi, più di una cinquantina dovevano essere riservati a disabili. Ma sarebbe stato consentito l’accesso (a quanto risulta a fonti vicine al Circolo) solo a sei di loro. Per gli altri l’organizzazione ha sostenuto che non c’erano posti disponibili. Va chiarito che ogni disabile in realtà occupa tre posti “normali”, per lo spazio della carrozzella e quello dell’accompagnatore.

Uno di loro ha scritto una lettera piccata al Circolo Tennis che, ovviamente, non aveva nessuna responsabilità su quanto stava accadendo: “Sono un disabile e dopo innumerevoli telefonate fatte già un mese fa in cui mi era stato detto che sarei stato richiamato per le procedure di assegnazione del posto e dopo mail con tutta la documentazione, senza alcuna risposta, credo che la vostra scortesia sia di alto livello. Il 18 e 19 mi presenterò davanti ai vostri cancelli per assistere agli incontri come mio diritto”.

La Mca Group ha incassato come contributi  50 mila euro dalla Regione Puglia, 30 mila dall’Enel e 20 mila dal Comune di Brindisi, oltre a 35 mila euro da parte di sponsor minori. Gli incassi complessivi della manifestazione sfiorerebbero i 170 mila euro.

E’ probabile a questo punto che ci possano essere strascichi relativi ai posti-fantasma e alle questioni di sicurezza che secondo i tecnici non sarebbero state rispettate.

Peccato perché Brindisi, la Nazionale, il Circolo tennis e la portata dell’evento avrebbero meritato un altro trattamento.

Gianmarco Di Napoli

(Nelle foto, in alto la gradinata con le vie di fuga occupate, al centro la fila 16A realizzata sabato notte e sotto il biglietto relativo a un posto inesistente: la fila si concludeva al posto 59)