
L’ultimo smacco per la storia brindisina e per i suoi monumenti arriva con l’orribile restauro compiuto dal Comune sulla preziosa Torre Normanna, probabilmente l’unica rimasta sul territorio, collocata nei pressi di Punta della Contessa, a sud di Brindisi. Nella foto, scattata da Tony Mingolla, si vede come il prezioso bene monumentale sia stato trasformato in una sorta di ospedale di campagna, con tinte improbabili e perdendo tutte le sue caratteristiche peculiari.
Tempo fa il Comune ha deciso di espropriare la struttura al proprietario che l’aveva trasformata in masseria. Una decisione legittima, che sembrava il prologo a un restauro consono, anche perché il complesso della torre sarà destinato a ospitare il Centro visite del Parco Saline Punta della Contessa.
Per altro l’avvocato Giovanni Brigante, che assisteva il proprietario ma che è anche un grande appassionato di storia brindisina, aveva fatto presente al Comune la presenza, al lato della torre, al di sotto del piano di calpestio della stalla, di una cripta dedicata a Santa Maria de’ Filellis, ricavata da un’antica fornace romana. Ma la segnalazione è stata ignorata, probabilmente perché avrebbe reso necessario l’intervento della Sovrintendenza che, in qualche modo, avrebbe potuto condizionare il restauro che è stato eseguito sotto l’egida dei Beni Monumentali, dei Lavori pubblici e del Servizio Ecologia e ambiente del Comune di Brindisi.
Secondo i documenti in possesso dell’avvocato Brigante, la torre sarebbe stata addirittura utilizzata come centro di raccolta degli schiavi che venivano venduti a Brindisi.
(Nella foto la torre restaurata e nel riquadro com’era prima)