Il parco della Rimembranza, ridotto da poco più di 60 anni a semplice giardinetto, potrebbe ritornare a essere un polmone verde nel cuore della città: il nuovo piano urbanistico prevede che l’area verde venga recuperata con l’abbattimento delle palazzine degli uffici finanziari, la creazione di un nuovo spazi verdi e, forse, la realizzazione di un parcheggio multipiano.
Il primo passo è rappresentato dal trasferimento degli uffici finanziari che entro la fine dell’anno dovrebbero traslocare in via Torpisana, abbandonando la vecchia struttura realizzata a metà degli anni Cinquanta. Gli edifici dell’Agenzia delle entrate si trovano infatti in un edificio che sta lentamente scivolando verso il basso perché le sue fondamenta furono evidentemente realizzate in maniera non appropriata sul terreno argilloso del parco.
Abbattere la struttura e bonificare l’area sarà molto costoso e il Comune cerca un accordo proprio con l’Agenzia del Demanio che dal canto suo è interessata a realizzare, attraverso un bando, abitazioni nella zona di Parco Bove, al rione Paradiso. Sono già in corso incontri per capire se si può trovare un accordo. Quel che certo è che entro la fine dell’anno tutti gli uffici finanziari di via Nazario Sauro saranno chiusi mettendo fine a un periodo di invisibilità sia per i dipendenti che per gli utenti.
La notizia che il parco della Rimembranza potrebbe risorgere farà particolarmente piacere ai più anziani che conservano nel loro bagaglio di ricordi quel grandissimo spazio verde che ebbe vita brevissima: inaugurato il 9 novembre 1927, proprio mentre Brindisi diveniva provincia, venne eliminato solo 27 anni dopo, nel 1954. Era stato voluto per celebrare la memoria dei soldati brindisini morti nella Prima Guerra mondiale, a ognuno dei quali era stato dedicato uno dei 300 alberi commemorativi che erano stati piantumati nel parco. Alla base di ognuno degli alberi c’era il nome, il cognome e il grado del soldato scomparso mentre nel cuore del parco era stato collocato un monumento ai caduti che, quando la zona venne edificata, venne donato al Comune di Erchie dove tuttora si trova.
La decisione di distruggere il parco, nel pieno delle devastazioni che sconvolsero Brindisi in quegli anni (palazzo del Banco di Napoli, Torre dell’Orologio, teatro Verdi) arrivò per la necessità di realizzare gli uffici finanziari che inizialmente dovevano sorgere tra via Marco Pacuvio e Largo Concordia. Ma le case destinate alle demolizioni ospitavano 49 famiglie e non essendoci alloggi popolari disponibili, il Consiglio comunale, il 25 ottobre 1954, decise di cancellare il parco lasciandone solo una piccolissima parte. La rimembranza del parco della Rimembranza. Che ora però potrebbe rinascere.