Sessant’anni fa l’inaugurazione della statua della Madonna nel Monumento

Esattamente sessant’anni fa, nel pomeriggio del 18 dicembre del 1955,  sul piazzale inferiore del Monumento al Marinaio si svolse la cerimonia dello scoprimento della statua della Vergine Immacolata posta nell’ampia nicchia della costruzione (dente del timone). Il Monumento era stato inaugurato 22 anni prima.

La statua, in lega di cemento alta quattro metri e mezzo e del peso di dieci tonnellate, fu realizzata presso l’Arsenale Militare di Taranto e donata dall’Associazione “Ali Azzurre” delle “Figlie di Maria” di Brindisi, fortemente voluta dall’Arcidiocesi di Brindisi-Ostuni a memoria dell’Anno Mariano 1954.
Le cronache dell’epoca raccontano la partecipazione di un folto pubblico alla presenza di autorità cittadine, militari ed ecclesiastiche. La prima a prendere la parola fu la giovane presidentessa dell’associazione “Ali Azzurre”, seguita dal Comandante della Marina Militare del Basso Adriatico, medaglia d’oro ammiraglio Arnaldo Fadin, che oltre a confermare l’importanza del dono della Statua per la popolazione brindisina, assicurò la realizzazione a spese della Marina Militare di aiuole e “villette” come ornamento dello spazio antistante il Monumento, oltre a completare celermente i lavori all’interno della cripta. 
Intervenne anche l’Arcivescovo Arrigo Pintonello, ordinario militare delle Forze Armate italiane, che in mattinata aveva celebrato la Santa messa in occasione ell’apertura al culto della chiesa “Maris Stella” situata all’interno del recinto della locale infermeria della Marina Militare. Monsignor Pintonello nel suo intervento osservò che “finalmente Brindisi aveva la sua “Stella di Mare”, Maria Vergine che dall’alto del Monumento al Marinaio d’Italia, risplendente e luminosa, elevata sul suo triplice e spazioso porto, né proteggerà le sorti e i figli che si avventureranno tra le onde infuriate nelle orride notti di tempesta”.


L’ultimo a parlare fu l’Arcivescovo di Brindisi Nicola Margiotta, che oltre a ringraziare il prelato militare per le sue “appassionate espressioni”, lesse un telegramma appositamente inviato dalPapa Pio XII, con l’apostolica benedizione. 
La cerimonia terminò con un potente fascio di luci proiettato verso l’alto ad illuminare la statua della Vergine Maria.
Giovanni Membola