Chi è il brindisino dell’anno 2015? Sgomberiamo subito il campo ai dubbi perché quasi tutti avrebbero risposto: Flavia Pennetta. Ma Flavia non solo è stata la brindisina dell’anno, ma probabilmente l’italiana dell’anno e allora sarebbe stato scontato celebrarla in queste pagine. Così abbiamo pensato di individuare chi può aver contribuito, in qualche maniera, alla crescita e al rilancio dell’immagine di Brindisi in quest’anno solare. Noi abbiamo effettuato una prima selezione, a voi il compito di scegliere, tra i 16 personaggi che proponiamo, quello che secondo voi merita di più.
Avete tempo per esprimere la vostra preferenza sino al 30 dicembre. Il 31 dicembre celebreremo insieme il Brindisino del 2015.
Ecco un breve ritratto dei 16 candidati.
Vito Alfarano. Coreografo-danzatore, nato a Brindisi nel 1978, è stato ospite e unico rappresentante dell’Italia, insieme a prestigiosi nomi della danza contemporanea mondiale, a Seoul, in Corea del Sud al SIDance, festival di danza tra i più famosi e importanti nel mondo. E’ impegnato in progetti artistici che coinvolgono i detenuti del carcere di Brindisi.
Bobo Aprile. Il grave malore che lo ha colpito poche settimane fa non l’ha fatto arretrare di un passo. Dopo pochi giorni dopo è tornato a sostenere tutte le lotte sindacali dei lavoratori brindisini e qualunque vicenda nella quale ritenga vengano calpestati i diritti dei più deboli. Nei giorni della malattia, per lui solidarietà traversale da amici e nemici (numerosi entrambi).
Giacomo Carito. Il più grande studioso della storia brindisina. Da anni scrive libri che poi pubblica gratuitamente, l’ultimo un volume sui castelli e le torri della provincia, sulle fortezze dell’isola di Sant’Andrea e sul matrimonio di Federico II. Ha supportato il “Medieval Fest”, nato da un’idea di Alessandro Perchinenna e divenuto evento rievocativo che ha dato una valenza storica alle feste patronali.
Anna Cinti. Con la sua associazione “Le colonne” ha trasformato un piccolo museo, quello che ospita la ex collezione Faldetta, in un punto di riferimento non solo per i turisti ma per tutti i brindisini che vogliono riscoprire le loro radici. Ha dato vita all’iniziativa “Adotta un monumento”, con cui gli studenti brindisini, dalle elementari alle superiori, scoprono il patrimonio monumentale della loro città.
Lidia Cocciolo. Da quando partecipò alla seconda edizione di “Amici”, è diventata un’attrice e cantante affermata. Ha recitato in “Don Matteo 7”, “Distretto di polizia 9” e attualmente veste i panni della radiologa in “Braccialetti rossi”. E’ uno dei volti più noti della pubblicità: prima per la Nutella, poi al fianco di George Clooney nello spot della Fastweb, ora è diventata il volto della Lines.
Alessia Coppola. E’ nata a Brindisi nel 1984. E’ stata pittrice e poetessa. Poi è diventata illustratrice e scrittrice per l’infanzia ma soprattutto scrittrice di romanzi fantasy. L’ultimo si chiama Alice from Wonderland, il suo secondo romanzo per Dunwich. Ma è già al lavoro per nuove opere. Ha un blog letterario, “Anime d’inchiostro”.
Marco Di Bello. E’ il primo arbitro brindisino nella serie A di calcio e sembra avviato a una brillante carriera internazionale. Quest’anno ha iniziato la nuova stagione dirigendo Verona-Lazio. Il padre ha una storica cartoleria in via Cappuccini e lui è rimasto legatissimo alla sua città. Di recente è diventato per la prima volta papà.
Lorenzo Elia. E’ il funzionario dei vigili del fuoco di Brindisi che comandò il drappello di pompieri che riuscì a entrare nel ponte 3 della Norman Atlantic, mettendo in sicurezza i serbatoi di carburante e il traghetto stesso. Grazie a quell’intervento si evitarono conseguenze ben più gravi alla tragedia.
Carmelo Grassi. E’ presidente del Teatro Pubblico pugliese e dell’Associazione nazionale attività regionali teatrali, ha rinunciato alla presidenza dell’Agis e nel frattempo ha rilanciato il Nuovo Teatro Verdi, divenuto punto di riferimento nel sud Italia e ha trovato il tempo di riaprire da poche settimane la vecchia sala del cinema Impero che sfida i colossi multisala.
Renato Guadalupi. Tutti lo conoscono come “Renato il tuffatore olimpionico”. Ha 24 anni ed è diventato una sorta di originale spot vivente per Brindisi. Dalla primavera all’autunno si tuffa ogni giorno nelle acque del porto (non proprio cristalline) coinvolgendo in questi spettacoli improvvisati turisti e cittadini. La sua pagina Facebook conta 7.000 fan e ogni video dei suoi tuffi decine di migliaia di visualizzazioni. “Quant’è bella l’acqua del porto di Brindisi” è il suo slogan
Massimo Guastella. Il Museo dell’Arte Presente del quale è direttore, collocato nella chiesa sconsacrata di San Michele, è divenuto uno spazio aperto nel quale l’arte prende vita, tra mostre e rappresentazioni con artisti in carne e ossa. E’ riuscito a portare a Brindisi le opere di Edgardo Simone, uno dei geni brindisini dimenticati, senza attingere a un euro di contributi pubblici.
Giovanni Nardelli. Agronomo del Comune e presidente delle Cantine Risveglio i cui vini ha contribuito in maniera decisiva a proiettare a livello nazionale e internazionale. Prima il Simposio e poi il 72100 sono divenute etichette di straordinario valore che hanno lanciato il negroamaro brindisino con una semplice ricetta. Vino da enoteca a prezzi molto competitivi.
Enrico Rosati. Primario dell’Unità di terapia intensiva neonatale di Brindisi e cardiologo pediatra tra i più apprezzati. Nel giugno scorso, nonostante fosse fuori servizio, corse in ospedale dopo essere stato allertato dai colleghi e diagnosticò una miocardite acuta a una bambina di due anni. L’accompagnò a Bari in ambulanza rimanendo accanto a lei per tutto il tempo. Un mese dopo la bimba fu dichiarata fuori pericolo.
Alberto Somma. Giovane dirigente della Squadra mobile, “figlio d’arte” (il padre rivestì lo stesso incarico negli anni Ottanta), è stato protagonista di una serie di operazioni che hanno restituito una parte della tranquillità alla popolazione brindisina. L’ultima in ordine di tempo l’arresto del rapinatore solitario che, dopo aver assaltato la Bnl, era fuggito a bordo di un taxi.
Marzia Tagliamento. Nata nel 1996, giocatrice di basket da quando era nella pancia della mamma, Annarita Pagliara, ha scalato rapidamente le gerarchie del basket italiano conquistando un posto in A1 con Battipaglia e balzando in testa alla classifica delle migliori marcatrici italiane, ottenendo subito la convocazione nella Nazionale azzurra.
Teo Titi. Appartiene a una famiglia che da quattro generazioni fa la storia di Brindisi. Agente marittimo e tour operator, recentemente è stato eletto presidente della sezione Turismo di Confindustria. Al timone del Circolo della Vela ha impresso una straordinaria connotazione internazionale alla regata Brindisi-Corfù.