L’etoile Carla Fracci sarà per la prima volta nel teatro Verdi di Brindisi, il prossimo 22 aprile, per partecipare al balletto «Shéhérazade e le mille e una notte», con le coreografie di Fredy Franzutti. Con questo spettacolo il coreografo mette in scena, fuori programma, un balletto in un atto e cinque quadri ispirato ai racconti d’oriente di Antoine Galland, su musiche dei poemi sinfonici Shéhérazade¯ e Antar¯ di Nicolaj Rimskij-Korsakov. Il palco si trasforma nella magica città siriana di Palmira. Al centro lei, Carla Fracci, diafana e divina come sempre, con la sua innata eleganza e la sua ricchezza coreografica. Il Balletto del Sud¯ porta a Brindisi uno spettacolo che unisce la forza della danza con la potenza del teatro, grazie alla presenza dell’attore Andrea Sirianni, nel doppio ruolo di ®Shéhérazade¯ e del Sultano, che introduce i racconti danzanti della storia.
L’argomento della fiaba è noto: il Sultano giura di uccidere tutte le proprie mogli dopo la prima notte di nozze. Solo Shéhérazade¯ riesce a salvarsi intrattenendo il suo signore con affascinanti novelle, raccontate per mille e una notte. Nei cinque quadri si intrecciano le storie delle notti stellate, quelle narrate alla falce di luna, l’astro muto che ascolta e riflette. Carla Fracci è Thalassa¯, la Regina dei mari che insegue il marinaio Sindbad per recuperare la pupilla di rubino, la preziosa gemma che lo schiavo ha sottratto alla statua della Dea Kalì¯: Thalassa¯, in costume blu notte, dovrà ristabilire l’ordine infranto in un assolo sul brano Song of indian guest¯, rara registrazione d’epoca del tenore svedese Jussi Bj”rling. Al fianco dell’icona della danza per eccellenza, il danzatore cubano Carlos Montalván Tovar (Sindbad, il marinaio¯), che dopo alcune esperienze internazionali è tornato al Balletto del Sud¯; i primi ballerini, la spagnola Nuria Salado Fusté (Zobeide¯) e il brindisino Alessandro De Ceglia (il principe Assan¯), infine tutti i solisti della compagnia.
Le scene sono di Francesco Palma. «Fredy Franzutti – ha sottolineato Carla Fracci – questo giovane coreografo di talento, mi ha offerto un ruolo appropriato, adatto alle mie attuali possibilità. Su cinque quadri tre sono miei: nel primo danzo quindici minuti di fila e così anche nell’ultimo. E in mezzo faccio una variazione. Sono molto contenta di essere in questa compagnia giovane e piena di energia. Penso sia doveroso per me lavorare con i giovani: sono talmente privi di esempi e di maestri cui fare riferimento».