
Presso la Parrocchia Ave Maris Stella, si è tenuto su iniziativa dell’Apostolato della Preghiera Diocesano e dell’Associazione Matteo Farina un incontro, alla presenza del Arcivescovo Domenico Caliandro, su tre “amici di Gesù” Carlo Acutis, Silvio Dissegna ed il brindisino Matteo Farina, ragazzi morti in odore di santità.
E’ stato proprio mons. Caliandro, alla fine dell’incontro, ad annunciare, fra gli applausi della folla, che ha finalmente ottenuto il “nulla osta“ della Congregazione per le cause dei Santi per iniziare il processo diocesano di beatificazione di Matteo Farina.
Ricordiamo che, perché possa iniziare la causa di beatificazione, occorre che siano trascorsi almeno cinque anni dalla morte del candidato e che il gruppo promotore, in questo caso l’Apostolato della Preghiera Diocesano di Brindisi, chiede l’apertura dell’istruttoria al Vescovo che, ottenuto il “nulla osta” dalla Congregazione per le cause dei Santi, costituisce un apposito Tribunale Diocesano per raccogliere la documentazione necessaria per portare avanti l’istruttoria necessaria perché la Congregazione stessa possa riconoscerne, attraverso vari passaggi in cui si raggiunga prova delle sue virtù eroiche, la santità.
L’evento, presentato da Cinzia Caforio, ha avuto come relatrice la dott.ssa Francesca Consolini, che è la Postulatrice delle cause di beatificazione di tutti e tre questi ragazzi. E’ intervenuta anche la teologa Suor Anna Maria Mulazzani, che ha tenuto una lectio divina sul giovane ricco e sullo sguardo di amore su di lui di Gesù a cui si è agganciata la postulatrice nel presentare le vite dei tre giovani ed in particolare del brindisino Matteo Farina, che nella Chiesa dell’Ave Maris Stella era di casa.
La dott.ssa Consolini ha voluto tratteggiare le figure di questi giovanissimi cristiani proprio sulla loro risposta alla domanda di Gesù: “ Chi dite che io sia?” Perché la santità non è commisurata all’età, tant’è che questi tre nostri amici, accomunati dalla giovane età, hanno vissuto in pienezza l’amore che stringe a Dio e verso il prossimo, attraverso la malattia, offerta e vissuta eroicamente. La postulatrice ha fatto notare come la centralità di Cristo nella loro vita è sorprendente e dai racconti delle loro esperienze emerge che vi sono alcune caratteristiche in comune: l’amore per l’Eucarestia con la messa quotidiana; la grande devozione per la Madonna (è stata una sorpresa poter avere in questa serata il cd con il Rosario registrato da Matteo con la sua voce, sistema da lui pensato per continuare la cura della sua anima e la carità verso il prossimo durante i periodi di forte stanchezza durante la malattia); l’amore nei confronti di San Francesco. La relatrice ha ripreso un invito del Papa a Firenze “rivestitevi dei sentimenti di Gesù Cristo” per legare le tre vite ad un comune filo rosso rappresentato dai seguenti tre sentimenti di Gesù : 1) Umiltà, 2) Disinteresse, 3)Beatitudine. Tutti e tre i nostri amici si sono rivestiti di umiltà per seguire la gloria di Dio e accettare il disegno di Dio su di loro, senza recriminazioni. Il disinteresse, sentimento che equivale ad amicizia, capacità di donarsi, disponibilità. Matteo scriveva : “Spero di riuscire a realizzare la mia missione di infiltrato tra i giovani, parlando loro di Dio, per entrare tra loro silenzioso come un virus e contagiarli di una malattia senza cura, l’amore!”. Per quanto riguarda la beatitudine, essa consiste nella gioia del Vangelo. Basta guardarli in faccia, vederli così sereni, profondamente semplici, rivestiti della gioia della fede per affermare che la loro vita esprime appieno il modello di un nuovo umanesimo.
Brani di musica eseguiti al pianoforte e violoncello dal duo Giuseppe e Francesco Buzzanca, hanno reso ancor più gradevole la serata, a cui ha partecipato tantissima gente interessata ed emotivamente coinvolta.
Alessandro Caiulo