“A difesa della salute dei cittadini di Brindisi”: FEDER.S.P.eV. organizza un incontro pubblico per offrire soluzioni

“A difesa della salute dei cittadini di Brindisi”: con questo obiettivo la sezione brindisina della FEDER.S.P.eV., Federazione Sanitari Pensionati e Vedove, che comprende medici, veterinari e farmacisti, organizza per domani, martedì 19 novembre, a partire dalle ore 16,30, presso il Salone di Rappresentanza della Provincia, un incontro aperto alla partecipazione e al dibattito pubblico allo scopo di proporre soluzioni alle attuali criticità della sanità provinciale. L’evento sarà introdotto dal dottor Efisio Renato Poddi, presidente della sezione; relatori saranno i dottori Salvatore Brigante, consigliere della FEDER.S.P.eV. e il dottor. Antonio Pastore, direttore amministrativo del presidio ospedaliero Antonio Perrino.
All’incontro sarà presente il direttore generale della ASL Maurizio De Nuccio e l’assessore regionale al Bilancio Fabiano Amati, alla cui iniziativa si deve il recente provvedimento di internalizzazione del servizio di riabilitazione per neurolesi e motulesi gestito negli ultimi 24 anni dalla Fondazione San Raffaele.
Attesi i rappresentanti istituzionali di Regione, Provincia e Comune, oltre ai sindaci delle vicine città, il presidente dell’ordine dei Medici di Brindisi, Arturo Oliva, e i referenti delle associazioni di volontariato del territorio.
“Ma soprattutto”, precisa il dottor Poddi, “aspettiamo i cittadini: vogliamo che prendano la parola e discutano con noi di problemi e soluzioni. Ad esempio: perché i nostri ospedali non sono più attrattivi per i medici? Quando ho iniziato ad esercitare, gli ospedali di Mesagne, Brindisi, Francavilla, erano visti come tappe prestigiose della carriera. Da cosa dipende il fatto che non sia più così? Perché abbiamo il miglior angiografo della Puglia, ma nessuno viene a fare il radiologo interventista al Perrino? Perché nel reparto di Ginecologia e Ostetricia di Francavilla il primario è costretto alle dimissioni? Cercheremo di rispondere a queste domande proponendo soluzioni concrete e spronando chi di competenza ad attivarsi”.
Marina Poci