
Marcella Di Levrano, la 26enne mesagnese che nel 1990 fu massacrata a colpi di pietre dalla SCU nel Bosco del Lucci, tra Brindisi e Mesagne, sarà ricordata il 24 giugno alle ore 18.30 presso la Chiesa Madre di Mesagne: la celebrazione eucaristica, per iniziativa della famiglia e del coordinamento provinciale dell’associazione antimafia Libera, si terrà a distanza di 38 anni dal giorno in cui la giovane entrò per la prima volta nella Questura di Lecce per raccontare quanto sapeva della Sacra Corona Unita.
Il corpo di Marcella Di Levrano fu rinvenuto il 5 aprile 1990: i collaboratori di giustizia, successivamente, riferirono che Marcella fu uccisa per impedirle di testimoniare in sede giudiziaria su quanto sapeva a proposito della Sacra Corona Unita a cui, per via di alcune frequentazioni e, soprattutto, del suo passato da tossicodipendente, era stata molto vicina.
Molte sentenze hanno confermato che le dichiarazioni di Di Levrano si sono nel tempo rivelate preziose per la ricostruzione dell’organigramma della SCU di quegli anni e di alcuni omicidi eccellenti, oltre che acquisire fondamentali informazioni sui traffici di droga di cui l’organizzazione era regista sul territorio.
Marina Poci