Accordo raggiunto: il Canale Reale diventerà un fiume

Il Canale Reale sarà un fiume a tutti gli effetti: la firma storica che nobilita uno dei corsi d’acqua più bistrattati della regione è stata posta a due anni dall’inizio
del tavolo di lavoro che ha visto la partecipazione di tutti gli enti interessati al suo rilancio, la Consorzio di gestione di Torre Guaceto dove il canale sfocia, all’autorità idrica pugliese, l’acquedotto pugliese, l’Arneo, la provincia di Brindisi, il consorzio Asi e tutti i comuni attraversati.
Le quattro macroaree di intervento concordate riguarderanno la sicurezza idraulica del corso, la quantità e la qualità delle acque e dell’ecosistema fluviale, il mondo rurale ad esso collegato, la valorizzazione del patrimonio naturalistico e culturale e della sua fruizione.
Si tratta del primo Contratto di fiume del sud Italia, in cui i firmatari si sono impegnati a fare la propria parte nelle attività che saranno condotte per la rinascita strutturale, sociale e turistica del Reale.
Secondo il programma delle azioni che saranno realizzate, le aree rurali nei pressi del canale diventeranno parchi agricoli rinaturalizzati e condotti in modo sostenibile, mentre il Reale stesso diventerà una vera infrastruttura verde offrendo agli utenti non solo natura, ma anche possibilità di svago collegando tra loro i percorsi culturali dei comuni che attraversa.