
La Questura di Bari ha diffuso oggi, 14 febbraio, i dati relativi ai casi di violenza contro le donne nella provincia barese nel 2024: nel corso dell’incontro con la stampa organizzato per la campagna di sensibilizzazione contro la violenza di genere “Questo non è amore” il dottor Vittorio Di Lalla, dirigente della sezione Anticrimine, ha evidenziato come negli ultimi anni si registri una crescita, lieve ma costante, di episodi, tanto da contare quasi 800 casi tra maltrattamenti in famiglia, atti persecutori (cosiddetto “stalking”) e violenza sessuale.
Nel 2024 la Questura di Bari ha prodotto il 65% in più di ammonimenti rispetto all’anno precedente, a testimoniare il fatto che si presentano maggiori casi di violenza, ma anche che le donne tendono a denunciare di più.
L’ammonimento questorile è un provvedimento consistente nell’invito, senza limite di tempo, a cessare immediatamente qualunque comportamento vessatorio e persecutorio o condotta violenta, fisica, psicologica, verbale o economica nei confronti della vittima. Può essere richiesto dalla persona offesa qualora non si ancora stata sporta denuncia-querela. In caso di reiterazione della condotta per cui si è ottenuto il provvedimento del Questore, è prevista la procedibilità d’ufficio per i reati contestati.
Di Lalla ha precisato che, nel processo di ammonimento, grande attenzione è riservata anche al profilo del maltrattante, che viene accompagnato in un iter di recupero e risocializzazione in appositi centri con medici e psicologi. All’esito dell’iter si verifica se il maltrattante è stato in grado di metabolizzare l’atto di violenza e superarlo.
L’impegno della Polizia di Stato è quello di accompagnare polizia le vittime di violenza di genere in ogni fase del difficile percorso, mediante un impegno “orientato” da parte delle forze dell’ordine, diretto ad assicurare un contributo qualificato e mirato all’affermazione di una cultura fondata sulla parità di genere. Un impegno concretizzatosi nella presenza, proprio in occasione di San Valentino, per le strade del capoluogo, di agenti in divisa per diffondere materiale informativo utile a identificare le condotte abusanti sin dal principio al grido di “La violenza non è solo quella fisica” (il riferimento è al controllo economico, ai comportamenti derisori e colpevolizzanti e alle varie forme di manipolazione e condizionamento che possono emergere nell’ambito di una relazione affettiva).
“Informare, garantire la centralità della vittima, ascoltare e proteggere” – ha aggiunto Di Lalla – “farsi carico, fare rete, quali aspetti qualificanti dell’intervento delle forze dell’ordine, diventano assi strutturali di un intervento che non può essere circoscritto all’attività negli uffici di polizia”.
Marina Poci