Barletta: dopo vent’anni abbraccia il poliziotto, ora Questore, che fece arrestare i killer del figlio

Pinuccio e Lella Fazio, genitori del 16enne Michele, vittima innocente di mafia, hanno incontrato nella mattinata di oggi, 19 maggio, il Questore della provincia BAT, Alfredo Fabbrocini, che – da giovane commissario – comunicò alla famiglia che i colleghi della Squadra Mobile di Bari avevano individuato i killer che uccisero loro figlio per uno scambio di persona la notte del 12 luglio 2001, a Bari Vecchia, nel corso di un regolamento di conti tra i clan Capriati e Strisciuglio.
L’incontro si è svolto a Barletta, nell’ambito della seconda tappa delle giornate di sensibilizzazione e formazione contro ogni tipo di violenza dal titolo: “La Stanza Divina contro il disagio dei giovani”.
Il progetto, che oggi entra anche nelle istituzioni scolastiche, è la naturale prosecuzione de “La Stanza Divina”, istituita nel Commissariato di Pubblica Sicurezza di Barletta, uno sportello di ascolto e supporto per la tutela delle vittime di reato e la prevenzione dei gesti suicidari, che, grazie al protocollo firmato tra la Questura della provincia di BAT, l’associazione Divine del Sud, il Comune di Barletta, la Provincia BAT e l’Asl BAT, offre assistenza psicologica e legale gratuita a chi ne ha bisogno, in completo anonimato.
“Lo aspettavo da vent’anni, questo abbraccio”, ha dichiarato al termine dell’evento Pinuccio Fazio, “è come se qualcuno da lassù mi avesse detto: vai, papà, abbraccialo per me”. Precedentemente, il papà di Michele aveva ricordato con emozione il giorno in cui, alle sette meno un quarto del mattino, l’allora commissario Fabbrocini si recò a casa Fazio per comunicare alla famiglia che erano stati arrestati gli autori dell’omicidio.
Marina Poci