
Nella mattinata di oggi, 15 aprile, si è svolta la cerimonia di intitolazione della nuova Caserma dei Carabinieri di Ruvo di Puglia a Cataldo Stasi, carabiniere assassinato dalla banda della Uno Bianca a Castel Maggiore, in provincia di Bologna, il 20 aprile 1988: erano presenti il padre Francesco, il fratello Michele e la sorella Carmela.
“Per noi è una grande soddisfazione nonostante il dolore. L’intitolazione della caserma dei carabinieri a lui, la cerimonia oggi nel giorno in cui avrebbe festeggiato il suo compleanno, ci fanno felici. Ed è un modo per ribadire quanto siamo orgogliosi di lui”, ha dichiarato Michele Stasi.
La cerimonia, accompagnata dalla Fanfara dei Carabinieri, è stata l’occasione per ricordare che “Stasi è un esempio di coraggio e di speranza per noi e per tutta la comunità. Indossare questa uniforme è un forte motivo di orgoglio” perché “è un presidio inderogabile di sicurezza e la sicurezza è un prerequisito indispensabile per l’esercizio dei diritti e delle libertà che la nostra Costituzione richiama e su cui l’Arma è chiamata a vigilare”, ha detto il generale di Brigata Gianluca Trombetti, comandante provinciale dei Carabinieri di Bari.
Cataldo Stasi il 30 maggio 1989 è stato insignito della Medaglia d’oro al Valor Civile (alla memoria) con la seguente motivazione: “Componente pattuglia automontata, mentre si apprestava, insieme ad un collega al controllo degli occupanti un’autovettura in sosta, veniva fatto segno ad improvvisa azione di fuoco. Benché gravemente ferito, tentava di reagire con le armi in dotazione ma, ormai privo di forze, si accasciava al suolo, immolando la sua giovane esistenza. Splendido esempio di non comune ardimento e di altissimo senso del dovere spinti fino all’estremo sacrificio”.
Marina Poci