Festa dei lettori, Lopez presenta: “Matteo Salvatore, l’ultimo cantastorie”

In occasione della 14a edizione della Festa del Lettore, organizzata su scala nazionale dall’Associazione PRESìDI DEL LIBRO, il Presìdio del Libro di Mesagne”, insieme all’Associazione “G.Di Vittorio e ad alcuni componenti dei “Cantacunti”, presenta l’ultimo lavoro di Beppe Lopez, “Matteo Salvatore, l’ultimo cantastorie” (per i tipi della Compagnia Editoriale Aliberti).

Il tema della Festa di quest’anno “Attraversa-menti” è stato declinato dal Presìdio di Mesagne come “Andare oltre tutti i limiti con la forza della cultura. Omaggio ai braccianti ed ai “lavoratori ultimi di ieri e di oggi”, attraverso le parole e la musica di Matteo Salvatore.
Non sempre leggere è una festa, non sempre leggere deve essere evasione e consolazione: occorre oggi per noi cittadini e consumatori sempre più distratti ed indifferenti fermarsi, ricordare e pensare, non solo “resiliare”. Anche la distrazione è responsabilità, mentre l’indifferenza è sempre colpa, laddove sussiste povertà, non-lavoro e sfruttamento, non solo a Foggia, ma accanto a noi ogni giorno e sotto la luce del sole: non si tratta di un “problema di migranti” – di “forastieri” avrebbe detto Salvatore – qui si tratta di persone che a Castelluccio dei Sauri come a Mesagne, il lavoro lo devono inseguire come un sogno, per morirne poco a poco o finire in un istante, senza un lamento e il ricordo di un nome.

Si “lamentava” assai e bene Matteo Salvatore, l’Omero di Apricena, quando ricordava con carisma ed uno stile particolari quanti, come lui, erano vissuti nella miseria, quando raccontava i braccianti, quelli fatti emergere dalla storia e difesi da Giuseppe Di Vittorio e anche quando proponeva piccoli ritratti del quotidiano che si sono fatti affresco popolare. Ma Salvatore faceva “anche” pensare, stupiva intellettuali e regalava materia e stilemi per cantanti e cantautori.
Tutto questo, insieme a qualche segreto sulle origini della sua arte, sull’evoluzione di una carriera incredibile <> e sull’assassinio della sua partner Adriana Doriani, verrà ricordato nel corso della serata proposta alla “Di Vittorio”, grazie alla meticolosa operazione ricostruttiva di Beppe Lopez, un lavoro particolarmente atteso dagli ammiratori del grande cantastorie di Apricena, morto in povertà nel 2005, considerato un maestro da due/tre generazioni di musicisti e dai più accreditati storici della musica popolare (hanno riconosciuto la sua arte, tra gli altri: Giovanna Marini, Eugenio Bennato, Vinicio Capossela, Goffredo Fofi, Otello Profazio)