di Lucia Portolano per il7 Magazine
Tornano le bancarelle sui corsi, ma niente processione, né fuochi d’artificio. Brindisi festeggerà i suoi santi patroni, ma in forma ridotta per rispettare le norme anti Covid ed evitare assembramenti. Almeno questo è l’intento dell’amministrazione comunale alle prese con l’organizzazione della festa di San Teodoro D’Amasea e San Lorenzo da Brindisi, che si svolgerà dal 3 al 6 settembre.
L’arcidiocesi di Brindisi e Ostuni si occuperà degli eventi religiosi che partiranno già da fine agosto, mentre il Comune delle manifestazioni civili. Lo scorso anno furono banditi tutti i festeggiamenti salvo le funzioni religiose e il tosello con la statua dei santi posizionato all’incrocio dei corsi principali. Un simbolo di vicinanza dei santi alla città. Quest’anno invece c’è una maggiore apertura agli eventi, ma per lo spettacolo pirotecnico bisognerà ancora attendere. I fuochi d’artificio che illuminano il porto interno sono stati banditi anche questa volta per evitare che le persone possano concentrarsi in alcuni punti particolari con il rischio di contagio. Lo stesso vale per la suggestiva processione a mare. Niente barche che fanno il giro del porto con a capo il barcone che trasporta le reliquie dei due santi. Per un altro anno le tradizioni dovranno cedere il passo al senso di responsabilità che un periodo come questo richiede. Quest’anno si è pensato ad un viaggio diverso per le reliquie, che nei giorni antecedenti alla festa saranno trasportate in diversi luoghi della città. Sono stati scelti alcuni luoghi simbolo; da una parte quelli maggiormente toccati dalla pandemia come per esempio l’ospedale Perrino, e dall’altra dei luoghi di rinascita, rigenerazione e speranza. Insomma i santi che confortano, sostengono e aiutano la comunità alle prese con i difficili problemi sociali, economici, aggravati in questo ultimo anno e mezzo anche dalla pandemia. Le reliquie faranno diverse tappe sino a quanto non ritorneranno in Cattedrale.
Il sabato pomeriggio in piazza Duomo ci sarà la celebrazione della messa officiata dall’arcivescovo Domenico Caliandro, seguirà il discorso del sindaco e la consegna delle chiavi della città. Un momento solenne che a Brindisi ha sempre rappresentato l’inizio della ripartenza, con settembre che chiude la stagione estiva e segna la ripresa delle attività. E come se l’inizio di un nuovo anno per la comunità brindisina coincidesse con la festa dei santi patroni. È così da sempre, con il discorso del sindaco che traccia il bilancio dell’anno appena trascorso con i propositi per i mesi a venire, e gli obiettivi da raggiungere sino alla prossima festa. È l’unica occasione in cui il primo cittadino parla realmente alla città.
La novità di quest’anno vede il ritorno delle bancarelle sui corsi principali, saranno infatti allestiti dei punti vendita su corso Umberto e corso Garibaldi. Come ai vecchi tempi, con la differenza che questa volta sarà occupata solo un lato della via. Nelle ultime manifestazioni invece le bancarelle era state spostate in via Del Mare e in parte sul Lungomare Regina Margherita. Bisognerà decidere come regolamentare l’afflusso dei visitatori, poco cambia infatti non organizzare lo spettacolo pirotecnico e poi far accalcare gli avventori sui due corsi. Per colmare la delusione della mancanza di alcuni eventi l’amministrazione comunale ha deciso di organizzare uno spettacolo che potrebbe tenersi tra piazza Duomo e in piazza Santa Teresa e che vede in scena il famoso attore, doppiatore, e imitatore Neri Marcorè. Il suo spettacolo dovrebbe segnare l’apertura dei festeggiamenti civili. Una manifestazione all’aperto regolamentata secondo la normativa Covid. Un artista ecclettico Neri Marcorè, capace di conquistare un largo pubblico. Noto per essere anche un bravo imitatore, alle prese con personaggi della politica italiana e internazionale, di famosi giornalisti e cantati.
Per rievocare l’arrivo a Brindisi delle reliquie di San Teodoro nel lontano 1225 su una nave veneziana, non mancherà anche quest’anno il tradizionale palio dell’arca che si svolgerà nelle acque del porto il 5 settembre. Una gara tra schifarieddi, antiche imbarcazioni di legno, che con la tecnica della voga si contengono la vittoria.
San Teodoro era un soldato romano martire della chiesa cristiana. La storia racconta che inseguiti dai turchi, i marinai veneziani abbandonarono su una zattera, al largo del porto di Brindisi, l’urna contenente le spoglie del santo per salvarla dalle razzie dei pirati. Appresa la notizia, alcuni pescatori si apprestarono a recuperare l’urna prima che si disperdesse in mare. Remando intensamente, ognuno di essi cercò di arrivare per primo. Rientrati nel porto, i pescatori la consegnarono all’arcivescovo Gerardo. Le reliquie furono riposte in una cassa di legno rivestita di lastre d’argento e poi, in processione, portate in Cattedrale. Il palio vuol ricordare, e in qualche maniera celebrare e tramandare ai giovani, questo racconto che fa parte della storia di Brindisi.
Gli eventi civili e religiosi sono ancora in fase di organizzazione, queste sono le prime indiscrezioni. Il 17 agosto presso gli uffici del Comune si è tenuta una riunione alla presenza di don Mimmo Roma, in rappresentanza dell’Arcidiocesi di Brindisi e Ostuni e dell’assessore alla Attività produttive Massimo Vitali per stabilire tutti gli eventi . La prossima settimana per tutti i dettagli organizzativi si riunirà il comitato per l’ordine e la sicurezza allargato. Dopo di che si darà inizio ai festeggiamenti.