Fiusco Dj, a 25 anni già re della consolle

Lucia Pezzuto per il7 Magazine

Andrea Fiusco, 25 anni e una strada fatta di musica. Questo dj brindisino, uno di quelli più gettonati tra i ragazzi, ha davanti a sé un brillante futuro. E’ giovanissimo ma sulle spalle ha già dodici anni di esperienza e all’attivo due contratti con due importanti case discografiche. L’ultima in ordine di tempo è quella che gli ha permesso di lanciare una versione remix di uno dei più grandi successi dei Sud Sound Sistem. Il disco esce il 27 settembre ma sulle piattaforme è già un successo. Andrea Fiusco è un ragazzo con la testa sulla spalle, sa che per raggiungere un obiettivo ci vuole tanto lavoro e impegno. La sua esperienza parte con lo studio presso un’accademia di Bologna.
“Ho studiato sound design, ingegneria del suono a Bologna, ho fatto delle specialistiche on line e dopo un po’ di tempo a smanettare con il computer imparando tecniche di mixaggio- racconta- ho imparato anche l’utilizzo della stesura dei brani. Oggi ho raggiunto alcuni obiettivi che mi rendono orgoglioso, uno dei quali la possibilità di remixare i Sud Sound Sistem”. Andrea è fiero di aver lavorato per questo gruppo salentino e lo è ancora di più perché tra le tante proposte arrivate in studio è stata scelta proprio la sua.
“Il gruppo cercava il remix per un brano uscito a maggio di quest’anno, uno di quelli che poi è diventato colonna sonora dell’estate. L’idea era quella di fare una versione dance, da portar in discoteca, un modo per far girare il brano nei vari locali- racconta Andrea- Ho avuto la possibilità di partecipare a questo remix grazie ad un produttore mio coetaneo che ha prodotto la base per il Sud Sound Sistem, mi hanno contattato e mi hanno chiesto di fare questo remix. Siamo stati in tanti a partecipare e siamo stati presi in pochi”.
Alla fine delle selezioni sono stati scelti quattro remix del brano che usciranno il prossimo 27 settembre, uno di questi è stato realizzato da Andrea.Un anno fa, però, questo bravo dj brindisino ha firmato, anche, un altro contratto con la casa discografica di Federico Scavo, un dj italiano che ha suonato in tutta Italia e in tutto il mondo , è un volto molto conosciuto nella musica dance. “Ho compiuto 25 anni ad agosto ma ho cominciato ha fare musica a 13 anni- ci racconta- Ma mi occupo di produzione musicale da 5 anni a questa parte, perché dopo la scuola mi sono preso un anno sabatico, ho raccolto energie e soldi lavorando per poi andare a studiare a Bologna dove ho fatto una accademia di formazione e ho studiato produzione musicale. Successivamente, da solo , perché i miei genitori hanno già fatto abbastanza, ho lavorato e investito tutto nella musica. Ho comprato altri corsi di specializzazione on line, ho cominciato a seguire artisti, tutorial, cercando di diventare più professionale possibile”.
La strada che ha scelto Andrea è tutt’altro che semplice ma lui è convinto che con l’impegno tutto si possa fare. “Impossibile è ciò che diciamo quando non riusciamo a raggiungere qualcosa , ma non è così. Ciascuno può farcela con il giusto impegno, con la costanza e un obiettivo prefissato- dice- L’importante è non rimanere mai nella propria confort zone, bisogna cercare di migliorare se stessi e qualsiasi obiettivo è raggiungibile. Chi merita, chi studia ed è bravo riesce ad andare avanti. La costanza viene sempre premiata”. Andrea non si risparmia e dopo la firma con i Sud Sound Sistem sta già lavorando ad un altro progetto: “Da quattro mesi a questa parte sto lavorando su un progetto parallelo. Sto creando un’associazione culturale dove farò dei corsi di formazione con personaggi dello spettacolo, con dei produttori. Lo faccio qui nella mia città- dice con orgoglio- Io ho scelto di restare a Brindisi, anche perché l’esperienza fuori l’avevo già fatta. Poi oggi si lavora molto on line. Attraverso questo tipo di comunicazione si riesce anche a lavorare da casa, così puoi far girare la tua musica per il mondo. Ad esempio ha lasciato gratuitamente on line su delle piattaforme per dj la mia musica che è stata suonata in festival in Croazia, a Barcellona e viene suona in vari posti del mondo e tutto comodamente dalla cameretta di casa mia. Camera mia non è più la classica cameretta. Io oltre a questo faccio anche il grafico. Tra dieci anni spero di vedermi realizzato. Il mio primo obiettivo e non farmi mancare niente con il lavoro, il mio obiettivo è arrivare e poter lavorare con la musica. Il sogno è lavorare facendo ciò che mi piace e così sarà come non lavorare affatto”.
La strada è ancora lunga e sicuramente le difficoltà nel suo lavoro non mancano ma l’esperienza insegna, e anche in questo lavoro non bisogna mai fermarsi, soprattutto quando sei difronte alle difficoltà. “Ci sono tanti dubbi che ti vengono, perché quando fai le cose se stai facendo in maniera corretta. Ci sono delle regole specifiche che ti fanno suonare il disco meglio, che ti fanno rendere professionale ciò che stai facendo ma il dubbio più grande è se quello che stai facendo può piacere o meno, il fattore principale è l’aiuto degli altri perché chiudersi in studio e suonare la propria musica da solo è farla in quella maniera senza avere contaminazioni da parte di nessuno, di chi fa squadra, o da un tuo amico, ti rende semplicemente il lavoro più chiuso, in realtà il fatto di condividere idee e pensieri, anche di dire secondo me la melodia sta meglio in quella maniera piuttosto che un’altra, quello fa tanto- dice- Ecco la paura più grande che puoi avere è di cadere nel banale e non essere nuovo senza arrivare all’obiettivo che vuoi raggiungere. Non bisogna mai innamorarsi della propria canzone quando si lavora in studio, bisogna avere sempre un occhio critico, un po’ più distante da quello che stai facendo. Perché il lavoro ti può sembrare bello però magari è così perché ci stati lavorando da otto ore in studio e oramai il tuo cervello si è anche abituato a quello che stai sentendo, poi magari il giorno la riascolti e ti rendi conto che non va. Un’altra difficoltà grande è contattare le etichette più grosse, quello è un passaggio obbligatorio che bisogna fare, ma bisogna farlo step by step. Quindi non puoi pretendere di contattare la Sony se magari la tua ultima uscita porta un’etichetta medio bassa, quindi devi cercare brano dopo brano di arrivare alle etichette più grandi che poi sono quelle che ti aprono i ponti con il resto del mercato”.