Il generale Nania e il meteo satellitare partito da Brindisi

di Giancarlo Sacrestano per IL7 Magazine

Sino a qualche settimana fa il Centro Meteorologico Regionale di Brindisi ha operato sotto il comando del Distaccamento aeroportuale dell’Aeronautica Militare Italiana, per passare, dal 16 gennaio 2018 sotto la competenza dell’ENAV.
L’insediamento dell’importante e nevralgico sistema di previsione meteo avvenne nel giugno 1938 quando si ebbe il trasferimento del C.M.R. da Taranto all’aeroporto di Brindisi e la costituzione della Centrale Assistenza al Volo (C.A.V.) di Brindisi. Nello stesso periodo, la sezione sondaggi, sita sull’aeroporto di Grottaglie, si trasferiva a Brindisi per continuare l’attività con i velivoli BREDA 35.
Dopo l’armistizio, il C.M.R. di Brindisi fu il primo centro meteo regionale italiano a riorganizzarsi e collaborare con gli Alleati e ciò sia per la mancata diserzione del Personale sia per il fatto fondamentale che tutta l’attrezzatura radio e telegrafica e quella di campionamento e taratura era rimasta intatta. Con la successiva ricostituzione del Gruppo Autonomo di Volo, si ebbe, con i velivoli CR 42, la ripresa dei voli per i sondaggi atmosferici che durarono fino alla definitiva soppressione avvenuta in data 20 ottobre 1950.
Il 1° dicembre 1953, la stazione radiosondaggi di Brindisi, attrezzata con un radioteodolite ed un registratore iniziava il servizio regolare di radiosondaggi.
Il 9 febbraio 1960, presso la stessa stazione radiosondaggi, ebbe inizio il servizio per la misura della radioattività.
La stazione, oltre al servizio regolare di radiosondaggi, ha partecipato anche ai lanci straordinari per l’Anno Geofisico Internazionale (4 luglio 1957- 10 giugno 1959) e a quelli relativi allo studio delle correnti in quota (11-13 febbraio 1961) in coincidenza del lancio della bomba atomica francese sul poligono del Sahara. Successivamente, dal gennaio del 1964, partecipò anche ai lanci per il biennio della minima attività solare.
Nel 1967, per aderire a richieste dello Stato Maggiore della III Regione Aerea, ebbe inizio lo studio dei fenomeni meteorologici che influenzano la propagazione delle onde radar, a seguito dei notevoli inconvenienti operativi segnalati dai radar della difesa.
Nel gennaio del 1968, veniva installato l’apparato radar METEOR 50 e dall’aprile dello stesso anno iniziava il funzionamento della stazione radar meteo. Nel maggio dello stesso anno, furono avviati con successo gli esperimenti per la ricezione diretta di immagini dai satelliti meteo, che portarono alla costituzione di una stazione APT. Le analisi così ottenute furono impiegate anche durante le valutazioni tattiche del III R.O.C. di Martina Franca.
Vero artefice delle innovazioni tecniche ma ancor più per le fondamentali ricerche scientifiche svolte anche presso l’innovativo Centro Meteorologico Regionale di Brindisi fu il gen. Abele Nania, nato a Catania nel 1924 e morto a Roma nel 2016 che è stato meteorologo di fama internazionale e figura di riferimento per lunghi anni del servizio meteorologico dell’aeronautica di cui ha ricoperto l’incarico di Capo del Servizio.
Laureato in Fisica presso l’Università di Catania, ha abbracciato la Meteorologia nel 1947 (Osservatorio Sperimentale AM di Messina). Nel 1952 ha conseguito la specializzazione in Meteorologia presso la Scuola Guerra Aerea della Aeronautica Militare di Firenze.
Nel 1954 si aggiunge la specializzazione su “Correnti a getto e Turbolenza in alta quota” presso la base USAF di Chanute, Illinois, USA.
Ricercatore associato presso il “Department of Atmospheric Sciences” della Colorado State University, Fort Collins, Colorado tra il 1963-1964, consegue anche una specializzazione presso il Centro di Meteorologia Spaziale di Lannion (1967) e CNET, Parigi (1971) Francia.
Membro della “Commission Atmospheric Sciences (CAS) della World Meteorological Organization (WMO) Ginevra 1973-1982 e Direttore del Centro Nazionale di Meteorologia e Climatologia Aeronautica dell’Aeronautica Militare Italiana dal 1980 al 1983.
Commendatore Ordine al Merito della Repubblica Italiana (1982), dirige la “Rivista di Meteorologia Aeronautica “ tra il 1983 e il1987. Nel 1983 diviene Capo del Servizio Meteorologico dell’Aeronautica Militare Italiana, incarico che ricoprirà sino al 1987.
Fondatore e Direttore della “International School of Meteorology of the Mediterranean” presso il Centro di Cultura Scientifica E.Majorana di Erice (1976-1987), presieduto dal Prof. A. Zichichi, e rappresentante Permanente dell’Italia e Membro eletto del Comitato Esecutivo presso la WMO di Ginevra dal 1983 al 1987.
Per raggiunti limiti di età lascia l’Aeronautica Militare con il grado di Generale Ispettore del Genio Aeronautico ruolo Fisici nel 1987.
Pioniere in Italia dello sviluppo della radar-meteorologia, dell’analisi delle immagini satellitari e convinto sostenitore delle previsioni nei centri di calcolo, il Gen. Nania ha anche dedicato molti studi all’analisi delle misure con i palloni sonda.
Il suo impegno è proseguito ancora per molti anni come coordinatore Scientifico della TECNAGRO (Roma) per le applicazioni agro-meteorologiche e gli studi sulla modifica del tempo (stimolazione delle piogge e dissipazione delle nebbie fredde 1987-1998). Per molti anni è stato presidente della sezione di Brindisi dell’Associazione Arma Aeronautica ed alla sua presidenza e alla solerzia dell’allora ten. Col. Giuseppe Genghi il ritrovamento della lapide dedicata all’asso dell’aviazione brindisino Leonardo Ferrulli che oggi campeggia sul prosepetto della sede dell’associazione.