
Presso la sala conferenze di Palazzo Granafei Nervegna, Brindisi, è stato presentato il libro “San Giovanni al Sepolcro. Storia, Arte e simboli nella Brindisi medievale”, a cura di Danny Vitale e Antonella Romano. Il libro è stato arricchito da importanti contributi di Francesco Calò e Fabrizio Sammarco. Molto apprezzato il quadro, a olio su tela, realizzato da Antonio Mingolla, dal quale è stata realizzata l’immagine di copertina del libro. Tantissima gente ha partecipato all’incontro, condividendo le interessanti informazioni riguardanti un libro che rappresenta un vero e proprio omaggio a uno dei luoghi di maggiore interesse della nostra città. Il libro comprende sei sezioni:”San Giovanni al Sepolcro, una imitationes dell’Anastasia”.
Chi varca per la prima volta questo luogo, avverte immediatamente un’atmosfera quasi mistica da contemplare silenziosamente con grande rispetto, prima di inoltrarsi e iniziare questo “viaggio” nei secoli di storia che l’uomo e artisti hanno voluto tramandare perché ne potessimo cogliere la magia, lasciando a noi il privilegio di raccogliere i messaggi che mano a mano nei secoli gli studiosi hanno voluto interpretare.
Quale è la funzione dell’edificio? Un tempio, una chiesa paleocristiana, un battistero? Chi ne ordinò l’edificazione, i bizantini, San Leucio, il crociato Boemondo in persona? Chi erano gli autori dei tantissimi simboli incisi lungo le pareti e sulle colonne del tempietto?
“Queste e tante altre sono state le domande che hanno ispirato il lungo e avvincente lavoro di ricerca, che hanno avuto come esito la pubblicazione di questo libro” – scrive nella premessa Antonella Romano, vice direttore del Gruppo Archeo Brindisino e continua.. “La frammentarietà delle fonti e delle notizie relative alla chiesa ci ha spronato ad andare oltre, a insistere nella ricerca, mossi dall’entusiasmo di scoprire, investigare, trovare risposte ai tanti quesiti che il monumento di San Giovanni al Sepolcro può sollevare.
Questo lavoro certosino, viene proposto con i risultati di tali ricerche e fornisce nuove chiavi interpretative inerenti i vari aspetti storico-artistici correlati all’edificio, prescindendo (ovviamente) da una dimensione
affabulatoria, volta a costruire un’immagine desiderabile e mitica del territorio, spesso presente in contesti di promozione turistica. In qualità di operatori culturali, soci fondatori del Gruppo Archeo Br e guide turistiche autorizzate dalla Regione Puglia, abbiamo avvertito come prioritaria la valorizzazione di quello che è considerato uno dei monumenti più visitati e apprezzati della città di Brindisi.”
Infatti leggendo e sfogliando il libro si percepisce subito che non si tratta di una semplice descrizione, ma una vera e propria inedita rilettura del monumento in tutti i suoi aspetti, storici, architettonici e artistici arricchita da mappe, immagini, note e riferimenti bibliografici. E cosi “Il tempietto”, questo il nome con cui affettuosamente è chiamato da molti brindisini, finalmente può vantare una monografia che potrà fungere da vera e propria guida per tutti coloro che vorranno fare un viaggio nel tempo e nella storia della nostra antica e importante città.
Il libro sarà presentato il prossimo sabato 27 aprile alle 17.00 presso la sala conferenze di Palazzo Granafei-Nervegna. (Foto 3)
Il volume curato e scritto da Danny Vitale – direttore del G.A.B. (Gruppo Archeo Brindisi) e Antonella Romano – vice direttore del G.A.B.- è arricchito con i preziosi contributi di Francesco Calò – Dottore di ricerca in storia dell’arte e Fabrizio Sammarco – Dottore di ricerca in civiltà e culture dell’Asia e dell’Africa e socio del Gruppo Archeo Brindisi. La realizzazione del libro ha visto il contributo di STP Brindisi, Hotel Nettuno, Amissima, PAST e il patrocinio della Regione Puglia, della Provincia e del Comune di Brindisi.
A conclusione dell’incontro si è svolta una visita guidata realizzata in collaborazione con Centro Guide Brindisi, nel luogo tema del libro, San Giovanni al Sepolcro, dove i rievocatori del Gruppo Archeo Brindisi hanno rappresentato i pellegrini e illustrato i simboli incisi su pietra e i metodi utilizzati per segnarli, l’abbigliamento tipico del pellegrino in viaggio corredato degli accessori che lo identificavano, i giochi e i passatempi usati durante i tempi di attesa tra arrivi e partenze dei fedeli e i mentre i guerrieri dell’Exercitus Viscardi hanno dato dimostrazioni di combattimenti e armamenti militari medievali.
La cittadinanza è invitata a partecipare.