Nella giornata di ieri, 7 febbraio, nell’aula magna del Polo universitario Vittorio Valerio, in piazza Di Summa a Brindisi si è discusso del valore terapeutico, educativo e ricreativo degli interventi assistiti con animali rivolti a persone con disabilità.
Hanno portato i saluti il direttore generale della Asl Maurizio De Nuccio, il direttore sanitario Vincenzo Gigantelli, il direttore amministrativo Loredana Carulli e il presidente della sezione di Brindisi dell’Unione italiana dei ciechi e degli ipovedenti (Uici), Michele Sardano.
“Gli interventi assistiti con animali sono trattamenti di carattere sanitario in grado di attivare risposte emotive, percettive e sensoriali uniche nei pazienti. La Regione Puglia in questo settore ha voluto dare un forte segnale con la legge regionale numero 24 del 2016 e il regolamento di attuazione 17 del 2019. Sono previsti particolari requisiti per le strutture e gli operatori che si occupano di interventi assistiti con gli animali con una formazione affidata ai Dipartimenti di prevenzione”, ha commentato il responsabile scientifico dell’evento, Stefano Termite, direttore del Dipartimento di Prevenzione.
“Questo evento – ha sottolineato De Nuccio – è dedicato ad Aron, il cane bruciato vivo a Palermo. Da quella triste vicenda è nata l’idea di parlare di pet therapy: gli animali sono parte integrante della nostra vita e sono la prova concreta dell’amore”.
Antonio Giampietro, , non vedente, garante dei diritti delle persone con disabilità della Regione Puglia, ha raccontato la sua esperienza con il suo cane guida: “I cani da assistenza ci offrono amore, dedizione e sicurezza: sono i nostri occhi e le nostre orecchie, ci aiutano a essere autonomi e a costruire una relazione positiva con il mondo”.
Vito Magli, direttore facente funzione del Siav C e responsabile organizzativo dell’evento, ha descritto il quadro normativo di riferimento nazionale e regionale, precisando che laddove la pet therapy riguardava solo gli animali da compagnia, gli interventi assistiti comprendono cani, gatti, conigli, cavalli, asini e, previa autorizzazione, tutti gli animali domestici. Il nuovo modello include le terapie assistite con gli animali, per la cura di disturbi della sfera fisica, neuro e psicomotoria, cognitiva, emotiva e relazionale; l’educazione assistita che mira a promuovere crescita, relazione e inserimento sociale delle persone in difficoltà e le attività assistite, che puntano al miglioramento della qualità della vita e alla corretta interazione uomo-animale.
All’evento sono intervenuti inoltre, Elisabetta Franco, responsabile Commissione regionale cani guida Uici; Antonio Trabacca, direttore Unità per le disabilità gravi dell’Irccs Medea; Teodoro Semeraro, educatore cinofilo, responsabile del Centro Vir Labor; Chiara Rutigliano, psicologa psicoterapeuta esperta in interventi assistiti con animali e Rosa Maria Daniele, medico dell’Unità operativa di Oncoematologia pediatrica del Policlinico di Bari. Presenti anche operatori con cani da assistenza.
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