Infrastrutture per il turismo: finanziamenti per cinque comuni brindisini

Ostuni, Carovigno, Fasano, Cisternino e Latiano: sono cinque i comuni della provincia di Brindisi destinatari dei cospicui finanziamenti regionali per l’infrastrutturazione turistica, a seguito della decisione degli assessori Raffaele Piemontese (Bilancio e Programmazione unitaria, Infrastrutture e Sport per Tutti) e Massimo Bray (Cultura, Tutela e sviluppo delle imprese culturali, Turismo, Sviluppo e Impresa turistica) di disporre lo scorrimento della graduatoria per almeno 40.000.000 di euro, corrispondenti a 33 progetti di altrettanti comuni pugliesi.
La somma più rilevante (1.500.000 di euro) andrà ad Ostuni; 1.400.000 di euro ciascuno saranno erogati a Carovigno e Fasano; appena inferiore la somma destinata a Cisternino, pari a 1.300.000 di euro; in coda c’è Latiano, con 936.500 euro.
La graduatoria di merito di quel bando (rivolto a investire in interventi per la fruizione di aree e infrastrutture destinate al miglioramento della qualità dei servizi di accoglienza nel settore turistico e relativo allo stanziamento di fondi per interventi “a rendimento duraturo” – i cui effetti, cioè, si espandono nel lungo periodo sul territorio cui sono indirizzati) aveva inizialmente previsto il finanziamento di soli quattro programmi, ammettendo esclusivamente i comuni di Alberobello (per 3 milioni di euro), Ginosa (per 1.420.000 euro), Polignano (per 1.220.000 euro) e Galatone (per 1.258.000 euro). La progressiva restrizione dei fondi originariamente annunciati aveva, quindi, determinato il mancato finanziamento di numerosi programmi ammissibili e meritevoli.
Di lunedì 1 febbraio è, invece, la notizia dell’allentamento dei cordoni della borsa: a darne conto è stato l’avvocato Fabiano Amati, presidente della Commissione regionale bilancio e programmazione, il quale ha valutato come “encomiabile” l’impegno degli assessori Piemontese e Bray, precisando che lo sforzo economico andrà a valere sull’art. 4 della Legge di bilancio regionale per il 2021, contenente norme per il finanziamento di opere pubbliche demaniali e patrimoniali. “Investire risorse su progetti esecutivi e per programmi a rendimento duraturo mi pare un metodo che andrebbe seguito sempre”, ha dichiarato Amati, lodando l’intenzione della giunta regionale e auspicando “ulteriori ampliamenti” del finanziamento, in modo da consentire l’erogazione dei fondi ad altre realtà pugliesi che, pur presentando progetti ammissibili, erano state escluse a causa della contrazione delle somme messe a disposizione.
Alcuni dei sindaci dei comuni coinvolti hanno rilasciato dichiarazioni a proposito delle somme attese, manifestando apprezzamento per la scelta degli assessori regionali e chiarendo, piuttosto diffusamente, a quali progetti concreti saranno destinati i finanziamenti derivanti dallo scorrimento della graduatoria.
È il caso, ad esempio, dell’avvocato Guglielmo Cavallo, sindaco di Ostuni il quale, sulla sua pagina Facebook ufficiale ha esordito scrivendo “Questo febbraio 2021 si apre con una bellissima notizia: il Comune di Ostuni è stato ammesso al finanziamento di un milione e mezzo di euro nell’ambito dell’avviso pubblico regionale sull’infrastrutturazione turistica”. Il progetto del quale la città bianca sarà destinataria prevede la riqualificazione delle vie “storiche” del “Rione la Terra” attraverso lo smantellamento degli strati di asfalto e la relativa sostituzione con la pavimentazione a “basolato” in pietra calcarea locale; l’aumento della zona ZTL attraverso il completamento della Piazza della Libertà; l’intervento di bocciardatura del basolato esistente di piazza della Libertà e piazzetta Sant’Oronzo; la realizzazione di un percorso didattico parallelo a viale Oronzo Quaranta e la revisione dell’impianto di pubblica illuminazione lungo lo stesso viale, con sostituzione di tutti i corpi illuminanti con nuovi pali e armature decorative. Il fine dell’intera operazione, come il sindaco Cavallo conclude, è quello di “dare un’immagine notturna più compatta e continua di quello che è il circuito murario della città antica”.
Sul finanziamento ricevuto si è espresso anche il sindaco di Latiano, l’avvocato Mino Maiorano, per una manciata di voti vincitore delle elezioni amministrative di settembre, rivendicando con orgoglio l’operato della precedente amministrazione a sua guida, che ha avuto il merito di presentare un progetto ammissibile: “L’auspicio di ogni pubblico amministratore è quello di intercettare e portare a casa ogni tipo di finanziamento per far crescere la propria comunità. Molte volte questo importante obiettivo non si realizza per cause non imputabili alla parte politica. Oggi possiamo dire di essere molto contenti, perché la mia precedente giunta, in particolare l’assessore alle attività produttive-turismo e quello all’urbanistica insieme a tutti i componenti dell’ufficio tecnico, hanno dimostrato assoluta professionalità e competenza”. I fondi riconosciuti a Latiano saranno utilizzati per la riqualificazione urbana del Piazzale Stazione e la valorizzazione degli attrattori turistici presenti in via Santa Margherita (chiesa del SS Rosario, Polo Museale, Torre del Solise, Casa del Beato Bartolo Longo). L’intenzione è quella di trasformare i beni culturali latianesi in un sistema connesso e collegato di attrattori turistici che trasformino il centro urbano in una galleria urbana all’aperto. Nell’ottica di questo progetto, la tecnologia digitale avrà l’ambizioso compito di mettere in relazione il patrimonio culturale materiale con quello immateriale, annullando il limite spazio-temporale e consentendo ai visitatori di conoscere la storia e le tradizioni locali, ma anche di proiettarsi nelle zone rurali e in quelle archeologiche ricadenti nel territorio comunale fuori dal centro abitato.
Estremamente interessante è anche il progetto finanziato a Carovigno (che riguarda l’area marina di Santa Sabina), del quale si assume la piena paternità l’ex sindaco Massimo Lanzilotti. Malgrado il Comune sia ormai affidato alla provvisoria gestione del commissario prefettizio Maria Antonietta Olivieri, Lanzilotti, infatti, ha dichiarato: “Siamo orgogliosi di annunciarvi che sarà finanziato il progetto di infrastrutturazione turistica e valorizzazione del Lungomare di Torre S. Sabina. Quello che la nostra amministrazione ha tanto sognato e – devo dire – ben progettato è il nuovo Torre S. Sabina Waterfront, che vedrà realmente la luce grazie a un finanziamento di 1.400.000 euro stanziato dalla Regione Puglia. Anche con questo progetto la nostra amministrazione ha avuto il coraggio di guardare oltre ed è stata premiata. Siamo sicuri che il nuovo volto di S. Sabina porterà con sé non solo bellezza, decoro e modernità ma anche sviluppo turistico, occupazionale ed economico per la nostra città. Per una Carovigno sempre più accogliente, attrattiva, attrezzata. Una Carovigno che confidiamo possa ripartire da questo investimento sul turismo, sul futuro. Perché il turismo possa per la nostra città continuare a creare occupazione e crescita”. Il progetto relativo al lungomare di Santa Sabina è immediatamente cantierabile e i lavori potranno partire a breve, non appena le somme saranno effettivamente erogate. L’ex primo cittadino Lanzilotti ha quindi invitato i suoi concittadini a raccogliere la sfida per fare di Carovigno una città turistica che, con la riqualificazione della sua frazione balneare, si candida a divenire la nuova perla dell’Alto Salento.
Progetti di riqualificazione dei rispettivi centri storici, dei quali non sono ancora noti i particolari, sono stati approvati, infine, per gli altri due comuni ammessi. Il dottor Luca Convertini, primo cittadino di Cisternino, ha genericamente parlato di una “Cisternino protagonista”, concludendo la stringata comunicazione con “Vi darò dettagli affinché si possa evidenziare la grandezza del progetto”.
Dunque, nonostante l’emergenza sanitaria sia tutt’altro che rientrata e pur nelle prevedibili criticità che si presenteranno nei prossimi mesi (non ultima la difficoltà di gestire una probabile terza ondata pandemica in concomitanza con la campagna di vaccinazione di massa), i sindaci guardano al futuro con ottimismo e fiducia e puntano sull’attrattività turistico-culturale per il rilancio economico dei territori che amministrano.