Caccia alle cellule “difettose” con l’aiuto dell’Intelligenza Artificiale: è questa la nuova frontiera della prevenzione oncologica femminile inaugurata dal Servizio centralizzato aziendale di Citopatologia e Screening della ASL di Bari, diretto dalla dottoressa Michela Iacobellis. Un progetto pionieristico che segna la prima esperienza del genere in Puglia – e una delle prime in Italia – nell’ambito dello screening del carcinoma del collo dell’utero.
Grazie a sistemi digitali di diagnostica citologica basati sul deep learning, la tecnologia consente di individuare cellule anomale con maggiore precisione, rapidità e affidabilità, riducendo al minimo i margini d’errore e i tempi di attesa per le pazienti.
Il Servizio di Citopatologia e Screening dell’Ospedale “Di Venere”, che opera all’interno del Dipartimento di Medicina di Laboratorio e Immunotrasfusionale diretto dal dottor Edmondo Adorisio, rappresenta oggi un punto di riferimento per la prevenzione oncologica in Italia: con oltre 50mila esami annui – tra HPV test e Pap test – e 1.800 casi individuati nel 2024, di cui circa il 20% di lesioni di alto grado, la struttura è tra le più attive del Paese.
Il sistema di citologia digitale utilizza algoritmi di Intelligenza Artificiale addestrati su milioni di casi per riconoscere automaticamente le cellule anomale. I campioni vengono digitalizzati da uno scanner ad alta risoluzione, capace di acquisire immagini in 14 piani focali e di generare gallerie da 30 a 60 immagini per ogni vetrino.
Tutti i dati vengono archiviati in modo sicuro su server interni, consentendo la tracciabilità completa e la possibilità di consulto digitale tra specialisti. Ogni professionista dispone di una workstation dedicata per la lettura e la refertazione, integrata con i sistemi informatici regionali.
La digitalizzazione consentirà inoltre di condividere immagini tra strutture regionali ed extraregionali, senza dover trasferire fisicamente i campioni, migliorando così la collaborazione scientifica e la qualità dei consulti.
Da oltre dieci anni, il Servizio del “Di Venere” è uno dei pochi centri italiani interamente dedicati alla diagnostica citologica, istologica e biomolecolare delle patologie cervicali. Il team multidisciplinare comprende tre medici anatomopatologi, sei biologi (cinque citoscreeners e una biologa molecolare) e sei tecnici di laboratorio altamente qualificati, in sinergia con il Centro Screening Aziendale, la UOSVD Screening Cervice Uterina e la rete dei consultori familiari.
Con l’adozione dell’Intelligenza Artificiale, la Puglia compie un passo deciso verso la sanità del futuro, dove la tecnologia e la competenza umana lavorano insieme per tutelare la salute delle donne.