Istituto Pertini di Brindisi: il bilancio di un anno di solidarietà tra raccolte fondi e donazioni di sangue

Anche quest’anno i giovani studenti dell’istituto professionale Ipsseoa “Sandro Pertini” di Brindisi, insieme ai loro docenti, si sono impegnati a mettere in pratica la cultura del dono. Questi i dati divulgati dalla scuola: 54 alunne e alunni hanno deciso con entusiasmo di donare il sangue e con l’aiuto dell’AVIS sono state raccolte 17 sacche di sangue (la raccolta proseguirà nel mese di maggio); 26 ragazzi, grazie alla guida dell’ADMO (Associazione Donatori di Midollo Osseo), hanno fatto la tipizzazione e sono divenuti futuri donatori di midollo osseo; 19 studenti, a seguito delle testimonianze dell’AIDO (Associazione Italiana Donatori di Organi) nell’incontro del 25 novembre scorso, che ha visto la presenza del dottor Giuseppe Leonardi specialista in Nefrologia dell’ospedale Perrino di Brindisi, hanno deciso di diventare donatori di organi, sottoscrivendo la relativa tessera.
L’istituto ha fatto inoltre sapere che molti altre studentesse a altri studenti avrebbero voluto contribuire a salvare vite, ma situazioni personali di salute glielo hanno impedito.
Numeri importanti si registrano anche sul fronte delle raccolte fondi: 1.234,00 euro è la cifra raccolta a favore dell’AIL (Associazione Italiana contro leucemie, linfomi e mieloma), grazie all’acquisto di stelle di Natale da parte di studenti, docenti e personale ATA durante il periodo natalizio, mentre 1.605,00 auro è la cifra raccolta a favore della stessa associazione grazie all’acquisto di uova di cioccolato durante il periodo pasquale.
Le somme raccolte saranno utilizzate dall’associazione per migliorare la vita dei piccoli pazienti del reparto di Ematologia dell’ospedale Perrino.
“Un grazie a tutti questi nostri ragazzi per la loro grande generosità: sono per noi adulti un esempio e uno stimolo a fare di più. Grazie al professore Vito Tondo, da sempre entusiasta promotore e appassionato sostenitore di progetti di impegno sociale di fondamentale importanza”, scrive la scuola sui propri canali social.
Marina Poci