di Alessandro Caiulo
Lo scorso fine settimana Brindisi ha avuto l’onore di ospitare S.E. Katerina Sakellaropoulou, Presidente della Repubblica Ellenica, la Ministra alla Cultura Lina Mendoni, accompagnate dall’Ambasciatore di Grecia in Italia. Va, subito, precisato che quella a Brindisi, dove la delegazione greca è giunta l’8 aprile, è stata una visita privata, voluta dalla Presidente, la quale ha accolto l’invito in tal senso del Consolato Onorario di Grecia in Brindisi per la circoscrizione di Brindisi Lecce e Taranto, proprio per poter conoscere, quasi alla stregua di una comune comitiva turistica, la nostra bella città e risiedervi nei giorni in cui è stata impegnata nella visita istituzionale del 9 e 10 aprile, nel Basso Salento, in occasione del ventennale della fondazione dell’Unione dei Comuni della Grecìa Salentina.
Ed è proprio alla Console Onoraria avv. Antonella Mastropaolo, la quale si è letteralmente fatta in quattro perché tutto filasse, come ha filato, per il verso giusto, che abbiamo chiesto di raccontarci qualche retroscena di questa quasi inaspettata visita a Brindisi e nel Salento di una delegazione estera guidata addirittura dal Capo dello Stato.
Immagino l’impegno, la tensione ma anche la soddisfazione e l’orgoglio ad aver partecipato in maniera fattiva all’organizzazione ed all’ospitalità a Brindisi della parte privata della visita della Presidente della Repubblica Ellenica Katerina Sakellaropoulou e della Ministra della Cultura Lina Mendoni degli scorsi giorni, peraltro tenuta segreta, per volontà della stessa delegazione greca, fino all’ultimo. Vuol parlarcene?
“Certamente è una cosa che mi ha riempito di enorme soddisfazione la loro venuta a Brindisi, considerato che inizialmente, trattandosi di una visita ufficiale ai comuni della Grecìa Salentina, l’aereo presidenziale doveva atterrare a Galatina e per la permanenza dell’intera delegazione si stava pensando a Lecce. L’ottima logistica di Brindisi, unitamente al fascino che questa città esercita quale luogo storicamente ed idealmente di abbraccio fra L’Italia e la Grecia, grazie al sicuro porto naturale rinomato da millenni, ha fatto cadere la scelta definitiva su Brindisi, non solo per ospitare le Autorità elleniche presso lo storico Albergo Internazionale, con affaccio proprio su questo incantevole porto, ma anche per trascorrere un momento di svago personale al fine di visitare e conoscere da vicino la nostra città, lontana dai clamori degli eventi pubblici dei successivi due giorni”.
Come è andato questo vero e proprio tour turistico, con tanto di visita guidata, per le vie ed i monumenti del centro storico? Ha potuto carpire qualche commento delle due illustri ospiti?
“Entrambe si sono mostrate particolarmente interessate sia alla storia che alla bellezza dei luoghi. Il punto di partenza della passeggiata nel centro città è stato l’Hotel Internazionale, da dove la preparatissima guida Luana Convertino, dell’Associazione Le Colonne, dopo aver accennato alla storia dello stesso albergo, legato alla Valigia delle Indie ed alla importanza del porto per la città fin dalle sue trimillenarie origini, ha evidenziato, con dovizia di particolari, i lustri di Brindisi nel passato, ponte da sempre fra Grecia ed Italia; siamo quindi passati dalla Palazzina Belvedere, dove vi è l’importante Collezione Archeologica Faldetta per poi salire lungo la scalinata Virgiliana fino alle Colonne Romane e la casa di Virgilio che, a Brindisi, è deceduto al ritorno da un viaggio in Grecia. Sia la Presidente che la Ministra si sono soffermate a lungo ad ammirare dall’alto la vista sul porto, sul monumento al marinaio, spaziando fino a Forte a Mare. Passando per via Colonne, abbiamo fatto una breve sosta davanti alla targa dove è riportata una frase tratta dalle “Memorie di Adriano” della scrittrice Marguerite Yourcenar, in cui viene elogiata la lingua greca, tanto amata da quell’imperatore romano. Davanti a Palazzo Nervegna ci ha accolti il Sindaco di Brindisi ing. Riccardo Rossi che, dopo la foto di rito davanti all’originale del capitello della Colonna Romana, ci ha cortesemente seguito fino agli scavi archeologici sotto il Nuovo Teatro Verdi ed al Tempietto di San Giovanni al Sepolcro. Le nostre illustri ospiti si sono mostrate molto interessate all’area archeologica ed ai segni delle antiche strade e letteralmente affascinate dalla Regina Viarum, la Antica Via Appia che, congiungendo Roma a Brindisi, ha unito non solo l’Italia alla Grecia, ma il mondo orientale a quello occidentale. Entrambe hanno apprezzato anche la particolarità del Tempietto di San Giovanni al Sepolcro, dove siamo stati accolti dal fiero custode Angelo De Luca, brindisino di madre greca. Qui la Presidente ha ascoltato con attenzione la storia del monumento e si è soffermata ad osservare con attenzione i capitelli di ogni singola colonna, tanto più antichi di quanto è già antico il tempietto costruito su una domus romana. Guardando la lapide che commemora Pasquale Camassa, lei stessa mi ha evidenziato, con palese soddisfazione, la sicura origine greca del nome Paschalis”. Qui è terminata la visita guidata e si è proseguito a piedi per raggiungere piazzale Lenio Flacco dove al Ristorante Marea (ex Iaccato, n.d.r.) ci è stata servita un’ottima cena a base di pesce.
Mentre la visita a Brindisi è stata di carattere prettamente privato, nei due giorni successivi vi siete spostati nei comuni della Grecìa Salentina per la parte istituzionale del viaggio in Italia. Cosa si celebrava e cosa ci può raccontare di questo evento che ha attirato migliaia di salentini ellenofoni?
“La commozione ed il coinvolgimento emotivo di tutta la delegazione greca, ed anche mia, è stata davvero notevole. E ciò è avvenuto in ognuno dei comuni visitati. A partire da Castrignano dei Greci, dove ci ha accolto splendidamente il Sindaco, l’avv. Roberto Casaluci, presidente dell’Unione dei Comuni della Grecìa Salentina, per l’inaugurazione della stele commemorativa dei venti anni della fondazione dell’Unione, con la benedizione in griko (l’antica lingua di origine greca che ancora si parla da queste parti), da parte del parroco, per passare poi a Carpignano Salentino e visitare la bellissima cripta di Santa Cristina, a Melpignano presso il palazzo marchesale ed il convento degli agostiniani; ci siamo spostati poi a Zollino dove abbiamo pranzato con piatti della cucina locale, leggermente rivisitati in chiave moderna, dalle pittule al pesce gratinato, fino alle sibille, dolcetti di mandorla e cioccolato tipici della Grecìa Salentina (così chiamate in quanto si dice che anticamente erano offerte in dono alla Sibilla per avere vaticini favorevoli), il tutto annaffiato da buoni vini locali delle Tenute Rubino di Brindisi e Cantele di Guagnano.
Nel pomeriggio ci siamo spostati a Calimera, in un vero e proprio bagno di folla, dove tutti quanti, dal sindaco al vecchietto di quasi cento anni, si sono avvicinati per parlarci in griko ed in greco. Qui alla Presidente è stata conferita la cittadinanza onoraria della Grecìa Salentina. Sempre a Calimera c’è stato un momento privato per visitare una antica stele attica del IV secolo a.C. che nel 1960 il sindaco di Atene – a seguito di una struggente lettera scritta tempo prima dall’allora sindaco di Calimera, Giannino Aprile, in cui evidenziava la esistenza di una vivace comunità di origine greca nel Salento e chiedeva almeno un sassolino dell’Acropoli come simbolo della comune origine e di una ideale continuità di rapporti – piacevolmente sorpreso dal conoscere che vi fosse ancora una comunità nell’Italia meridionale in cui si parlasse in greco, donò a questo comune.
La stele è sovrastata dalla toccante scritta, fatta incidere in Griko dallo stesso sindaco di Atene, “straniera tu non sei qui a Calimera” a sottolineare la continuità tra la Grecia e questo lembo dell’Italia meridionale. Era presente la commossa vedova dell’ex sindaco Aprile.
Abbiamo continuato l’intensa giornata del sabato con le visite a Martignano ed a Soleto, dove nella Chiesa di Santo Stefano sono affrescati San’Antonio Abate e San Nicola con la peculiarità che il santo di Mira è rappresentato in vesti talari occidentali e mentre l’uno benedice alla maniera orientale, il secondo lo fa alla maniera occidentale: un bell’esempio di ecumenismo ante litteram.
Abbiamo concluso la sera a Sternatìa, in cui alcune strade ed insegne commerciali sono scritte con lettere greche e dove abbiamo cenato presso la Masseria Chicco Rizzo a base di cibi e musica locale, la pizzica su tutte.
La domenica mattina, sempre muovendoci, come base di partenza, dall’Hotel Internazionale di Brindisi, ci siamo recati a Cutrofiano, poi a Sogliano Cavour, dove ci ha accolto la locale banda musicale, ed a Martano, luogo in cui hanno inscenato i commoventi canti della Passione della Settimana Santa. Qui è avvenuta anche la consegna della cintura nera di taekwondo ad honorem da parte della società sportiva del maestro Andrea Chiriatti, l’ideatore dei giochi intercontinentali della Grecìa Salentina, gemellati con Salonicco, città natale di S.E. Katerina Sakellaropoulou.
Dopo aver pranzato presso “Armonia dei Sapori” a base di ottimi cibi tipici locali, l’ultima tappa è stata a Corigliano d’Otranto presso il bellissimo Castello dei Monti, dove nella sala Cavallerizza, dopo il saluto delle Autorità presenti, il Magnifico Rettore dell’Università del Salento Fabio Pollice ha illustrato i molteplici progetti interculturali fra Grecia ed Italia. A questo proposito auspico che presto venga nuovamente introdotto lo studio di lingua e letteratura greca moderna.
La serata è terminata con la proiezione di un poetico filmato realizzato in Grecia, sui versi del premio Nobel per la letteratura Odysseas Elytis e la voce cantante della straordinaria Alkistis Protopsalti.
Di lì abbiamo fatto ritorno a Brindisi per la ripartenza della delegazione alla volta di Atene a bordo dell’aereo presidenziale”.
Come ha sottolineato Sua Eccellenza Katerina Sakellaropoulou, l’origine di questa popolazione di lingua greca si perde nella notte dei tempi ed ha attraversato i secoli ed i millenni, senza mai perdere la sua identità, come si può constatare non solo dalla lingua, ma anche dai volti, dalle tradizioni ed anche dalla musica e dai sentimenti. Ci può parlare del tipo di legame mantenuto con l’antica madre patria?
“Si, in effetti si tratta di uno spicchio di Grecia nel tacco d’Italia nel cuore del Salento ed è davvero stupefacente che si sia conservata una lingua così antica, facendo per secoli affidamento sulla sola tradizione orale, da padre in figlio, da nonno a nipote; questo fino ad un secolo fa, quando si è capita finalmente l’importanza e l’unicità di questa autentica gemma incastonata nel nostro territorio che io considero, davvero, il fiore all’occhiello del mio consolato. Voglio evidenziare, inoltre, che lo Stato Ellenico ha inviato, facendosene interamente carico, nella Grecìa Salentina un’insegnante di greco moderno, proprio affinchè i giovani imparino una lingua viva in perfetta continuità con la tradizione del Griko. Da Console Onorario di riferimento per l’intero territorio salentino, comprendente le province di Brindisi, Lecce e Taranto, ma anche da figlia di madre greca e con la Grecia, al pari dell’Italia e di Brindisi, mia città natale, nel cuore, ho provato forti emozioni in questi giorni non solo ad aver conosciuto personalmente Presidente e Ministra della Grecia, ma anche nell’osservare lo sventolio di migliaia di bandierine bianche e azzurre elleniche nelle strade e nelle piazze dei numerosi comuni salentini visitati. A questo proposito, un grande plauso va ad ogni singolo bambino e bambina presenti all’evento e voglio evidenziare come i sindaci e le sindache dei ragazzi di ognuno dei paesi attraversati ha preso la parola per salutare la delegazione, parlando anche in greco moderno”.
Per ultimo vuole rivolgere qualche ringraziamento a quanti hanno collaborato per la buona riuscita di questa intensa tre giorni.
“Ringrazio con tutto il cuore le autorità presenti e quelle che, in ogni modo, hanno collaborato ed agevolato la riuscita della visita, sia nella parte privata che in quella istituzionale. In particolare, il Prefetto ed il Questore di Brindisi e gli omologhi di Lecce, ma voglio anche sottolineare come S.E. la dott.ssa Carolina Bellantoni ha avuto la cortesia di essere presente anche a Calimera, in occasione della cerimonia di conferimento della cittadinanza onoraria. Un sincero ringraziamento anche a tutti i sindaci dei comuni interessati, al Comandante Orefice della Polizia Locale di Brindisi, che si è prodigato in mille modi, al personale della Digos e delle altre forze dell’ordine ed a quanti altri ci hanno seguito in questi giorni con garbo, professionalità e riservatezza, collaborando alla perfetta riuscita degli eventi e, non ultime, alle dott.sse Anna Cinti e Luana Convertino, preziose nel disegnare l’itinerario turistico che ha consentito alla delegazione greca di conoscere ed apprezzare la nostra bella città di Brindisi”.