di Doriana Calò
In questi giorni sono partiti a Latiano i lavori del rifacimento del prospetto del Teatro comunale Olmi, grazie a un contributo pari a circa 47mila euro riconosciuto dal governo e da destinare ad infrastrutture sociali. Dunque l’Amministrazione comunale ha deciso di ridare un nuovo volto a questo Teatro, luogo che negli anni ha ospitato diverse compagnie teatrali di fama nazionale, ma anche rassegne in vernacolo e concerti; in alcuni periodi è stato utilizzato anche come cinema e luogo di incontro per diverse assemblee e convegni .
Si tratta di un immobile novecentesco che sorge al centro della città, a ridosso del Palazzo Imperiali, voluto da una coppia di nobili latianesi (Francesco D’Ippolito ed Eloisa Olmi da cui prenderà il nome). Il Teatro si sviluppa su tre piani: seminterrato (con camerini e servizi), piano terra con ingresso, platea e palcoscenico, primo piano le gallerie. I lavori furono avviati nel 1946 e terminati nel 1953 con il taglio del nastro.
In seguito la proprietà del Teatro fu trasferita a Peppino Tanzarella – alla cui morte il Teatro Olmi ne ospitò la camera ardente, in segno di grande devozione e amore avuti nel periodo in cui ne è stato gestore e proprietario – infine, nel 2000 ci fu l’acquisto dell’immobile da parte del Comune di Latiano.
Il sindaco, Cosimo Maiorano, spiega: “L’Amministrazione Comunale sceglie di investire sulla cultura.Come tutti i luoghi di fruizione della cultura, anche il Teatro Olmi, presto potrà tornare ad essere un presidio dignitoso di democrazia, di crescita e incubatore di talenti”.