
di Daniela Napoletano per IL7 Magazine
Miriam Liuni non è semplicemente una scrittrice, la scrittrice del libro “La principessa antipatica e altre storie”, la raccolta di 18 racconti e favole stampata nei giorni scorsi dalla casa editrice bookabook, e ordinabile in tutte le librerie.
Miriam Liuni, nata a Brindisi il 15 gennaio 1974, è un’artista fantasiosa e stravagante, un vulcano di idee e abilità: prima ancora di buttare giù i suoi racconti li ha inventati sul momento quando lavorava come babysitter. Le storie traggono infatti spunto dalla quotidianità, dalle diverse esigenze: per invogliare il bambino a mangiare le verdure, a fare un pisolino, a smettere di fare i capricci, a non entrare in una stanza, per farlo soltanto divertire.
Poi la scrittrice brindisina ha pensato di disegnare su dei semplici fogli d’album i protagonisti dei suoi racconti: il coniglio dispettoso, una conchiglia smarrita, una bimba che disobbedisce ai genitori, un povero ragazzo che a New York rinuncia ai propri desideri per aiutare un folletto caduto dall’arcobaleno, una fanciulla innamorata costretta a indossare una maschera spaventosa e un’altra rinchiusa in una torre, una bambina che sconfigge la timidezza grazie a un libro della notte, una tartaruga in cerca delle proprie qualità, una principessa che impara a essere buona e sincera.
Quindi ha realizzato una scatola con materiale di riciclo, “Il nascondiglio delle favole”, e tra due pagine ha inserito i suoi coloratissimi personaggi legati con dei nastri, talvolta snodabili, che si possono muovere come sul palco di un teatrino e che sbucano fuori da svariate scenografie.
Miriam Liuni voleva raccontare le sue storie a tanti bambini, è riuscita a collaborare con l’Istituto Comprensivo del rione Bozzano, dove non si è presentata come scrittrice ma come personaggio, ha indossato una parrucca dai capelli rosa, una coroncina, e ha mostrato la sua scatola, “Il nascondiglio delle favole”. Ha fatto scegliere ai bambini tra i diciotto disegni, in base a quello scelto ha quindi aperto la scatola, mostrato i personaggi e raccontato la favola. “La principessa Antipatica” è la prima favola ed è quella con cui la giovane brindisina ha vinto anche un concorso nel 2011; seguono “Lucybel e la polvere di stelle”; “Il segreto dietro la maschera”; “Prya regina di Kandor”; “Petunia e il ritratto di famiglia”; “L’Autunno dà una festa”; “Diva, principessa vanitosa”; “Nel regno di Ceràlia”; “Un folletto nel cassonetto”; “Rughy, tartaruga coraggiosa”; “Il Paese del Cuore”; “La bambina invisibile”; “La bussola di Angus”; “Una principessa capricciosa”; “La curiosità di Kiri”; “La stanza dei regali”; “Un tè con Sofia”; “La scatola dei pennarelli”.
“Ho visto che le mie storie sono piaciute, così mi sono messa al computer e le ho scritte”, racconta Miriam Liuni. Non è stato facile trovare chi le pubblicasse. Miriam infatti in passato ha scritto e pubblicato un altro libro “Dal Diario di Asenat ‘Caro Bibù’”, edizioni Perciballi, sarebbe dovuta essere una trilogia, ma in attesa di risposte è stata stampata questa raccolta di favole.
“Spesso nei miei racconti il protagonista si pente di non aver ascoltato i consigli dei genitori, degli adulti. Vorrei dare ai miei lettori un insegnamento, racconto infatti il mondo degli adolescenti con tutti i suoi problemi, il tradimento dell’amico o amica, l’amore impossibile, o quello che diventa realtà, desideri che si realizzano, delusioni, il bullismo”.
Infatti sul retro del suo libro è stata stampata una filastrocca scritta da Miriam Liuni “l’amico ti difende dal bullo che ti offende, lui non ti lascia solo e la tua mano prende. Lo dice alla sua mamma, lo dice alla maestra, lo grida a gran voce e la violenza arresta”.
Miriam ha perso il suo papà quando era ancora piccolissima, è cresciuta accanto alla sua mamma, Delia De Tommaso, poetessa, 77 anni, che ha scritto testi per Sanremo e lo Zecchino d’oro, ha pubblicato il suo ultimo libro nel 1973.
La Liuni, che vive accanto alla sua mamma, ha tre fratelli e tre nipoti, scrive anche testi per canzoni, nel 2011 ha vinto partecipando al concorso per l’inno per il Milan, inno che fu poi trasmesso allo stadio di San Siro durante la partita Milan contro Chievo.
In questi giorni sta realizzando il video di una delle favole del libro, “Il Paese del cuore”.
E ha in cantiere già tre libri, sono romanzi, storie di adolescenti, in cui si parla di amore e avventura. “Il mio primo libro l’ho scritto quando avevo otto anni, proprio di recente ho trovato quel quadernetto: in copertina ci sono i due gattini, protagonisti del racconto, che erano stati disegnati da uno dei miei fratelli, insomma glieli rubai”, sorride Miriam Liuni, che da bambina ha frequentato prima la scuola elementare Collodi, poi in quarta e quinta la Camassa; la scuola media Giulio Cesare; quindi il professionale Morvillo, settore infanzia; ha anche giocato a basket, si allenava al pallone di Marra; e frequentato un corso per infermieri. “I bambini mi piacciono tanto, mi sento un po’ pazzerella come loro, per questo scrivo per loro, e amo aiutare il prossimo, in primis la mia mamma, e la gente anziana”.
Nel 2006 Miriam ha pubblicato “Dal libro di Asenat”, un libro un po’ a sfondo religioso, in cui la Bibbia è una sorta di bussola nella vita per la protagonista e un mezzo anche per comunicare con Dio; una storia in cui si ritrovano i temi dell’amicizia, della lealtà, dell’adolescenza, dei primi amori, e delusioni. Libro che ha poi ristampato nel 2012.