Non c’è un albero di Natale, una ghirlanda, una stella: il parco Potì, una delle opere più importanti degli ultimi cinquant’anni, costato 2 milioni e trecentomila euro tra finanziamento “Rigenerazione Urbana” e fondi comunali, non è stato illuminato da alcuna delle decorazioni natalizie per cui il Comune di Mesagne ha speso 44.000 euro.
«La giunta Molfetta fin dal primo anno di consiliatura, per una precisa scelta politica, ha aumentato la voce di spesa da destinare alle attività natalizie, rispetto agli altri anni, almeno del 400% ponendo poca attenzione alle zone recentemente rigenerate», dichiara Antonio Calabrese, coordinatore del partito «Italia in comune» di Mesagne.
«All’interno del Parco Potì non vi è traccia di luci che richiamano il Natale, nemmeno un alberello simbolico. Riteniamo che, proprio in virtù della volontà manifestata negli ultimi anni da parte delle Istituzioni di valorizzare le periferie, bisogna costruire dei “ponti” virtuosi che le colleghino al centro, al fine di favorire un maggiore flusso turistico nella città.»
E’ tanta la delusione dei residenti della zona e degli imprenditori locali che gestiscono le attività commerciali nel bel polmone verde, esempio di smart city: mentre alcuni angoli della città vengono addobbati con l’abito della cerimonia per le imminenti feste natalizie, un intero quartiere si sente abbandonato e dimenticato dall’Amministrazione comunale.
La desolazione contrasta con il resto delle strade illuminate a festa e i cittadini, che pagano regolarmente le tasse, si chiedono come mai in quei 44.000 euro non sia rientrato anche un albero di Natale per Parco Potì.
Inutili sono state fino a ora le lamentele da parte dei residenti e dei commercianti che hanno sempre chiesto gli interventi da parte dell’amministrazione sulla considerazione del Parco, inaugurato nel giugno 2016 e trascurato a Natale, pur essendo in una delle zone più popolose di Mesagne che comprende il quartiere «Seta» e «Campo Sportivo».
Il parco Potì la sera è pieno di ragazzini che giocano a calcio, che passeggiano o trascorrono ore con gli amici. Di famiglie che affollano le giostre con i bambini, di cittadini che portano a spasso gli amici a quattro zampe, di avventori che frequentano il bar e l’edicola, e di soci dei vari circoli che popolano la Sala di Vetro. Ma non vi è traccia del Natale.