“Riaprite il Centro faunistico provinciale di Brindisi”

Termina con un caldo appello al Governatore della Regione Puglia, Michele Emiliano, l’incontro tenutosi venerdì pomeriggio presso la ex sede del Centro Faunistico Provinciale, situato nei pressi dell’Istituto Agrario di Ostuni, fra il coordinamento delle associazioni ambientaliste ed animaliste della Provincia di Brindisi ed il Presidente dell’Amministrazione Provinciale avv. Domenico Tanzarella, il quale aveva convocato, in loco, una conferenza stampa per dire la sua in ordine alla forzata chiusura cui è costretto il Centro Faunistico da oltre un anno, da quando, cioè, i tagli dei fondi statali alle Province, imposti dalla Legge Delrio, ha messo letteralmente in ginocchio più di qualche struttura che provinciale, anche di eccellenza.
Ricordiamo che presso questo centro, nei 16 anni in cui ha proficuamente lavorato, svariate migliaia di animali selvatici, feriti o ammalati sono stati soccorsi, curati e, una volta, guariti del tutto, reimmessi nei loro habitat naturali.
Ha fatto da padrona di casa, mostrando agli intervenuti il centro, ben tenuto e curato ed in grado di riaprire anche domani mattina se solo giungesse l’ok dalla Regione Puglia, quella che per 16 anni è stata la responsabile della struttura, la biologa Paola Pino D’Astore.
Il Presidente Tanzarella, il quale è persona che certamente le cose non le manda a dire, ma è sempre diretto ed esplicito, ha puntato il dito su strane interferenze che fino ad oggi hanno di fatto bloccato a Bari l’erogazione di un fondo regionale già stanziato con determina dirigenziale esecutiva, di 90.000,00 euro, sufficienti per la riapertura del Centro di prima accoglienza della fauna selvatica in difficoltà.
Le associazioni hanno sollecitato la riapertura della struttura, evidenziando come la fauna selvatica è patrimonio indisponibile dello stato e che anche la recente normativa regionale prevede l’esistenza di centri territoriali per il soccorso degli animali coordinati da quello Regionale che ha sede a Bitetto, nel barese e come l’attuale assenza del servizio pubblico sta comportando disagi a quanti – privati cittadini o forze dell’ordine – si vengono a trovare a dover gestire una emergenza riguardante un animale selvatico ferito.
Fin quando il centro era aperto – dichiara l’avv. Claudia Roma, presidente della Lega Protezione Animali di Brindisi – era facile contattare la responsabile del Centro Faunistico Provinciale di Brindisi e soccorrere l’animale anche di sabato e domenica.
Ora i cittadini non sanno più a chi rivolgersi – afferma Giovanni Ricupero responsabile del WWF di Brindisi – in quanto gli operatori istituzionali, da quando è chiuso il centro, non sanno più dare risposte, per cui sempre più spesso le richieste di soccorso giungono alle nostre associazioni ma, spesso, in mancanza di un primo soccorso effettuato da personale esperto e professionalmente qualificato, i nostri viaggi della speranza per far giungere a Bitetto gli animali raccolti e consegnati tardivamente a noi, non hanno un lieto fine.
Il servizio pubblico della Provincia di Brindisi potrebbe, in pochi giorni riprendere a funzionare grazie a fondi regionali già individuati in questa bella e funzionale struttura di proprietà dell’Amministrazione Provinciale di Brindisi, dotata di personale ed attrezzature adeguate per assicurare nuovamente, come è accaduto già per tanti anni, tempestività di intervento e di ricovero, stabilizzazione e cure veterinarie immediate.
Le associazioni animaliste e ambientaliste presenti all’incontro (WWF, LEPA, OIPA, ENPA, ANPANA ONLUS, Quattro Zampe nel Cuore, Gli Amici di Snoopy, Lega Nazionale per la Difesa del Cane e gli Amici di Daisy) si sono fatte portavoce ed espressione non solo della sensibilità collettiva verso al vita animale, dal momento che sono davvero in tanti i semplici cittadini e turisti che chiamano per segnalare la presenza di animali feriti o bisognosi di aiuto, ma anche del valore educativo, culturale e scientifico già dimostrato da tutte le attività sviluppate nel corso degli anni dal Centro per il recupero della fauna selvatica in difficoltà della Provincia di Brindisi e che dovrebbero non solo riprendere ma ulteriormente incrementate.
Da qui l’esplicito appello alla Presidenza della Regione Puglia di attivarsi per consentire in tempi brevissimi la riapertura del Centro nel territorio provinciale di Brindisi, che comporterebbe benefici anche in ambito regionale, alleggerendo i pochi centri esistenti dall’ingolfamento di cui soffrono attualmente.