Sempre più pazienti pugliesi vanno a curarsi al Nord: i dati della Fondazione Gimbe

In Puglia nel 2022 si rileva un saldo negativo della mobilità sanitaria regionale, di 230 milioni di euro, in aumento di 98,7 milioni rispetto al 2021: è quanto emerge dai dati elaborati dalla Fondazione Gimbe che confermano anche “il peggioramento dello squilibrio tra Nord e Sud, con un flusso enorme di pazienti e di risorse economiche in uscita dal Mezzogiorno verso Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto”.
Il report fa riferimento alla differenza tra le risorse ricevute per curare pazienti provenienti da altre regioni e quelle versate per i propri cittadini che si sono spostati altrove.
La Puglia si colloca al quarto posto per il volume di debiti (389 milioni circa), mentre all’ottavo posto per crediti (159 milioni). Insieme a Calabria, Campania, Lazio e Abruzzo la Regione Puglia rappresenta il 78,8 % del saldo passivo. Secondo la Fondazione Gimbe, oltre 1 euro su 2 speso per ricoveri e prestazioni specialistiche fuori regione finisce nelle casse della sanità privata accreditata.
Il volume dell’erogazione di ricoveri e prestazioni specialistiche da parte di strutture private è un indicatore della presenza, viene evidenziato, e della capacità attrattiva del privato accreditato. La Puglia si colloca al terzo posto con le strutture private che erogano il 70,7% del valore totale della mobilità sanitaria attiva regionale (media Italia 54,4%).