Studio dell’UniBa per predire il parto pretermine con l’intelligenza artificiale

È l’università di Bari l’unico centro italiano ad aver partecipato allo studio, in cui sono coinvolti diversi istituti europei e americani, sul ruolo dell’intelligenza artificiale in funzione predittiva dei parti pretermine.
L’indagine era finalizzata alla ricerca di una eventuale correlazione tra la composizione del microbioma della madre e la nascita del bambino prima del termine della gravidanza: tale correlazione è stata effettivamente scoperta e costituisce un mezzo affidabile per valutare tale rischio e intervenire precocemente per prevenire esiti avversi.
Il microbioma umano è l’insieme dei microrganismi, dei loro genomi e delle interazioni ambientali: la sua importanza nell’insorgenza di alcune condizioni patologiche, come le malattie reumatologiche rare, il cancro e persino l’autismo, è una delle frontiere della medicina attuale.
Attraverso l’utilizzo dei dati sul microbioma provenienti dalla rete March of Dimes – la principale organizzazione no-profit americana che lavora per migliorare i risultati sulla salute materna e infantile – e altri database pubblici, è stata avviata un’iniziativa internazionale di crowd sourcing. L’obiettivo era addestrare modelli basati sull’intelligenza artificiale e testarli attraverso il confronto in cieco tra le soluzioni sviluppate da gruppi di ricerca indipendenti a livello mondiale.
Il gruppo di lavoro dei fisici e microbiologi baresi è costituito da Roberto Bellotti, Maria De Angelis, Pierfrancesco Novielli, Donato Romano, Ester Pantaleo, Mirco Vacca, Alfonso Monaco e Nicola Amoroso, coordinati dalla professoressa Sabina Tangaro.
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