Via del Mare, dopo un anno i 40 metri di vetrate promessi non si sono visti

Da IL7 Magazine

La recinzione imposta dall’Autorità portuale su via Del Mare, ritenuta all’epoca dall’Amministrazione comunale non consona alla bellezza del luogo e soprattutto al progetto originario che prevedeva vetrate trasparenti, avviò un lungo contenzioso tra il Comune, all’epoca guidato dalla sindaca Angela Carluccio, e la stessa Autorità portuale (affidata nello stesso periodo al commissario Mario Valente). Si andò avanti con ordinanze di stop del sindaco e ricorsi dell’ente portuale ai tribunali amministrativi.
Lo scorso anno il contenzioso è stato risolto con un atto di conciliazione e transazione sottoscritto dal commissario prefettizio Santi Giuffrè e il presidente dell’Autorità portuale Ugo Patroni Griffi. Che stabiliva quanto segue: l’Autorità portuale si impegnava a realizzare, a proprie spese, pannelli trasparenti in sostituzione dei pannelli in grigliato metallico per una lunghezza complessiva di 40 metri. La soluzione non avrebbe ridato lustro al lungomare, ma quantomeno restituito un po’ di visuale della banchina, completamente istruita dalle cancellate.
L’accordo fu siglato il 19 luglio 2017. Ma è trascorso un anno e dei 40 metri di pannelli trasparenti non c’è alcuna traccia.
Eppure proprio in funzione di quella transazione, il Comune avrebbe revocato l’Ordinanza a firma del Dirigente settore Urbanistica con cui era stata ordinata la sospensione dei lavori di realizzazione della recinzione lungo via del Mare con immediato ripristino dello stato dei luoghi e rimozione delle opere abusive realizzate.
Prima della transazione c’era stato un incontro svoltosi alla presenza dell’ing. Francesco Di Leverano (in rappresentanza dell’Autorità portuale), dell’ing. Gaetano Padula e dell’arch. Fabio Lacino in rappresentanza del Comune. Erano stati loro a condividere la modifica della recinzione in modo da restituire almeno una parte di “trasparenza” all’orrenda cancellata color ruggine imposta dall’Autorità portuale.
Questa parte della nota diffusa subito l’incontro dal presidente dell’Autorità portuale, Ugo Patroni Griffi: “Una volta completata l’opera (ossia la realizzazione dei pannelli trasparenti, ndr)  avvieremo un concorso di idee rivolto ai giovani per rendere via Del Mare attrattiva, con installazioni luminose e pannelli luminosi artistici.” E ancora: “Questa mia idea, dice Patroni Griffi, è stata pienamente condivisa dal commissario straordinario del Comune, con il quale si è instaurato da subito un eccellente dialogo e una significativa sinergia di intenti.” Interessante l’impegno a prolungare a parte del Seno di levante la parte del lungomare accessibile ai cittadini: “Tra le altre ipotesi prese in esame, anche, la possibilità, in futuro, di realizzare un unico circuito di passeggio sul waterfront, interconnettendo il lungomare Regina Margherita con Via del Mare,  attraverso un’area attualmente interdetta all’uso pubblico, in quanto rientrante nella disponibilità dell’Adsp”.
Patroni Griffi fa riferimento allo spazio sottostante la Capitaneria di porto che viene utilizzato come parcheggio non si sa bene a beneficio di chi e che invece avrebbe dovuto essere aperto al transito pedonale, collegandolo con via del Mare e mettendolo a disposizione dei turisti in quanto coperto e dunque utile sia in caso di sole che in caso di pioggia. Ma alle parole finora non sono seguiti i fatti. Il Comune non procede più nei confronti dell’Autorità portuale ma l’orrenda recinzione metallica resta lì a marchiare una delle zone più suggestive di Brindisi.
GDN