di Stefania Franciosa per IL7 Magazine
Il Villaggio San Pietro non dista molto dal centro cittadino ma basta entrarci, arrivando ad esempio da Via Provinciale per Lecce, per rendersi conto che si tratta di un quartiere decisamente abbandonato a se stesso. Non siamo in estrema periferia ma la prima impressione è quella di una zona non valorizzata, dove mancano strutture, servizi, aree verdi. La parte nuova, situata a ridosso de rione Perrino, è abitata da centinaia di famiglie che una trentina di anni fa investirono i propri risparmi per acquistare un’abitazione, una villetta su più livelli, in un quartiere che, secondo il Piano Regolatore di allora, si sarebbe dotato, in pochi anni, di un parco giochi, di una biblioteca, di un centro ricreativo per anziani e molto altro. Ma gli umori dei residenti ci fanno capire che le cose non sono andate decisamente così. Tra rabbia e delusione ci raccontano che l’unica novità è stata rappresentata dall’ampliamento del cimitero comunale contro il quale furono raccolte numerose firme, una petizione per contestare una scelta dell’allora amministrazione che avrebbe di fatto compromesso l’urbanizzazione del Villaggio.
“Tutto fermo proprio come trent’anni fa- ci spiega Teodoro Tedesco- siamo stanchi delle tante promesse che si moltiplicano soprattutto in campagna elettorale. Nei decenni abbiamo assistito a passerelle che si sono rivelate inutili. Aspiranti sindaci e consiglieri comunali ci hanno utilizzato per ottenere voti e consensi elettorali poi, il nulla, il silenzio. Una volta elette, quelle stesse persone, non ci hanno neanche voluto ricevere nei propri uffici comunali. Eppure non siamo cittadini di serie B. Paghiamo le tasse e vorremmo gli stessi diritti dei residenti di altre zone della città di Brindisi”.
“Non chiediamo molto- aggiunge Antonio Galluzzo- ci basterebbe un po’ più di verde per rendere più vivibile questo quartiere, una zona dove far giocare in tranquillità i nostri nipotini. Invece se ci guardiamo attorno vediamo solo incuria e degrado. Piccoli interventi da parte di squadre inviate dal Comune per la pulizia di erbacce ma ci vorrebbe ben altro. Ci sentiamo abbandonati dalle Istituzioni”.
Sulla questione dell’illuminazione interviene, invece, Giovanni Francioso. “Ci sono strade impraticabili nelle ore serali. Quando è buio camminare a piedi è praticamente impossibile. A rischio la nostra incolumità fisica. Anche se siamo vicinissimi al centro, raggiungerlo a piedi non è fattibile a causa della mancanza dell’illuminazione pubblica. Abbiamo inoltrato diverse segnalazioni al Comune ma, purtroppo, non è mai cambiato nulla in tal senso”.
“Non sappiamo ancora di chi sia la competenza ma so soltanto che abbiamo strade non asfaltate e completamente buie dove, la sera, chiunque ha la possibilità di appartarsi indisturbato” ci spiega Annamaria Buscicchio.
I residenti raccontano di aver trovato più volte delle siringhe su questa strada e di temere per la sicurezza soprattutto dei tanti bambini che la frequentano. Sollevano anche la questione del canale per la raccolta delle acque piovane che non verrebbe mai bonificato; i detriti e le sterpaglie che vi si depositano, avrebbero impedito, in più occasioni, che le acque defluissero in maniera regolare, creando non pochi disagi alle abitazioni vicine con la presenza di numerose zanzare in estate e grossi ratti durante tutto l’anno.
“Quello che non manca al Villaggio San Pietro – dice ironicamente Teodoro Tedesco – è la segnaletica stradale. Ci impediscono di parcheggiare su entrambi i lati in tutta la zona, anche se pensiamo che non ci siano le reali necessità di divieto di fermata e sosta”.
Molti dei residenti si dicono dispiaciuti, poi, del destino riservato al campo di calcetto, una struttura voluta dal Comune e realizzata qualche anno fa. L’impianto, lo ricordiamo, ha ospitato la squadra del progetto legalità, rappresentativa di giovani del posto, squadra allenata da un poliziotto. Nel 2012 fu allestita, nel campo di calcetto, la tendopoli che avrebbe dovuto accogliere gli ospiti del dormitorio di Via Provinciale San Vito, ma le piogge crearono allagamenti che ne impedirono la fruibilità. Da quel momento la struttura è completamente abbandonata ed inutilizzata con grande rammarico dei tanti ragazzi che abitano nel quartiere.
“Ci auguriamo che la struttura realizzata dal Comune per accogliere piccoli negozi possa ospitare presto altri commercianti per offrire a noi residenti la possibilità di effettuare i nostri acquisti senza spostarci, in auto, in altre zone della città” ha concluso Antonio Galluzzo.