Voli suborbitali commerciali in partenza da Grottaglie: parte lo studio di fattibilità

Virgin Galactic e l’Enac (Ente Nazionale per l’Aviazione Civile) hanno firmato a Washington, nel corso della terza edizione della «Giornata Nazionale dello Spazio», un evento internazionale che celebra il ruolo di leadership dell’Italia nel settore spaziale, un accordo di cooperazione per studiare congiuntamente la fattibilità dell’utilizzo dello spazioporto di Grottaglie per i voli turistici e commerciali suborbitali, offerti della società di proprietà del magnate statunitense Richard Branson.
Lo studio, cui parteciperanno anche Aeroporti di Puglia e Regione Puglia, valuterà i requisiti tecnici (cioè la compatibilità dello spazio aereo di Grottaglie con il profilo unico dei voli di Virgin Galactic), le infrastrutture (ovvero la capacità delle strutture e della filiera logistica per supportare voli spaziali ripetuti), regolamentazioni (lavorando per armonizzare le normative suborbitali italiane con quelle statunitensi) e l’impatto economico potenziale, in particolare la creazione di posti di lavoro in Puglia. Da cronoprograma, questa fase dovrebbe completarsi entro il 2025.
Se questi criteri saranno soddisfatti, la fase due prederà in esame i requisiti della forza lavoro regionale e il potenziale di stimolazione economica verso l’Italia e la Puglia che molteplici voli spaziali settimanali produrrebbero.
Per rendere operativa questa infrastruttura, la Regione Puglia e il Governo italiano hanno recentemente stanziato 70 milioni di euro per le necessarie infrastrutture aeroportuali. “Siamo eccitati per il fatto di lavorare con Virgin Galacti e di dimostrare come lo spazioporto di Grottaglie sia in grado di fornire infratrutture, competenze di alto livello e servizi specializzati necessari a effettuare voli suborbitali”, ha dichiarato Antonio Maria Vasile, presidente della Aeroporti di Puglia, che ha sottolineato come lo Spazioporto nasca come “crocevia per l’innovazione, la ricerca scientifica e lo sviluppo tecnologico, nonché un fulcro per la cooperazione internazionale nello spazio”.
Marina Poci