Neonati morti, l’autopsia non chiarisce le cause della tragedia

L’autopsia eseguita sul secondo neonato partorito in solitudine il 30 ottobre scorso da Roxana Rapasu, badante rumena di 27 anni morta per emorragia dopo aver tentato di disfarsi dei suoi due gemellini, non ha chiarito al momento le cause del decesso del piccolo. Non è stato possibile neppure accertare, viste le condizioni del corpicino, il sesso del neonato. Saranno gli ulteriori approfondimenti medico legali, tra cui gli esami istologici, a fornire risposte certe.
Quanto alle indagini sembra ormai piuttosto chiara la ricostruzione dei fatti compiuta dai carabinieri: la donna ha dato alla luce i due gemelli da sola, in una casa-garage al piano terra, nel cuore di Ceglie Messapica, nel Brindisino. Una bimba è stata trovata in una bacinella colma d’acqua e dall’autopsia è emerso che è nata viva ed è poi morta probabilmente per annegamento. L’altro neonato era invece avvolto in una traversa, infilato in una busta di plastica e chiuso in un altro bustone pieno di indumenti. La donna è morta invece per una emorragia post partum.