Don Giampiero Peschiulli, l’ex parroco della chiesa di Santa Lucia di violenza sessuale nei confronti di due chierichetti, è stato condannato anche dalla Corte d’Appello a tre anni e otto mesi di carcere, pena identica a quella comminata in primo grado, con rito abbreviato. La sentenza è stata emessa nella serata di ieri. La difesa (avvocato Roberto Cavalera) aveva chiesto l’assoluzione.
Peschiulli si trova agli arresti domiciliari in una comunità di recupero per sacerdoti.
Il pm, Giuseppe De Nozza, aveva chiesto la condanna a 3 anni e 4 mesi di reclusione per ipotesi di abusi su due chierichetti che frequentavano la parrocchia di Santa Lucia, dove è rimasto a svolgere le funzioni di parroco fino agli ultimi mesi del 2014.
Peschiulli, 73 anni, era stato smascherato dalla trasmissione Le Iene. L’inviato si era recato in chiesa e aveva cercato di incontrarlo. Il parroco si era però barricato all’interno aveva egli stesso contattato il 112. La notizia era stata riportata sui social network e vi erano stati numerosi commenti che avevano dato impulso alle indagini dei carabinieri di Brindisi. Sull’utenza del parroco erano state anche eseguite intercettazioni telefoniche. L’inchiesta nacque da una serie di commenti comparsi sulle pagine Facebook di Senza Colonne subito dopo il “blitz” delle Iene nella chiesa di Santa Lucia
Subito dopo la sentenza di primo grado il vescovo, Domenico Caliandro, ha comunicato che già lo scorso dicembre il sacerdote era stato “dimesso dallo stato clericale”, con decreto della Santa Sede. Nel corso delle conversazioni captate in fase di indagine Peschiulli ha fatto espliciti riferimenti ad altri “colleghi” della stessa diocesi, elementi che sono confluiti anche in altre inchieste condotte dalla procura.