
La Procura federale sportiva ha deferito la società di calcio Usd Virtus Francavilla Fontana «a titolo di responsabilità oggettiva del comportamento ascrivibile al proprio tesserato». Il provvedimento riguarda il tesseramento dell’allenatore G.G., 46 anni, originario di Sava arrestato per aver compiuto atti sessuali su giovanissimi calciatori che allenava.
Mentre la giustizia ordinaria prosegue il suo percorso e il presunto pedofilo è detenuto nel carcere di Lecce, la Procura federale (dopo averlo sospeso cautelativamente lo scorso 30 gennaio) lo ha deferito dinanzi al Tribunale federale.
L’ex allenatore deve rispondere di avere «abusato del proprio ruolo e del conseguente rapporto di fiducia instaurato con i giovani calciatori dei quali, peraltro era affidatario per ragioni di educazione, vigilanza e custodia, indotto taluni di questi, facendo loro promesse e/o regali, a compiere e subire atti sessuali, nonché, a filmare questi ultimi ed inviare ad esso il relativo materiale pedopornografico così realizzato».
La procura ipotizza una responsabilità oggettiva della società per la quale era tesserato. L’uomo per altro ha già ammesso le proprie responsabilità dichiarandosi malato e iniziando un percorso di cura con psicologi e specialisti di disturbi di natura sessuale già all’interno del carcere.
Le sue manie erano i video e le foto intime che commissionava ai suoi giovani allievi e che contraccambiava con magliette di squadre di calcio di serie A. In un almeno un caso la violenza sessuale sarebbe stata consumata. Dodici anni fa l’uomo era stato già arrestato per violenza sessuale ma poi era tornato a svolgere la sua attività di allenatore di squadre di calcio giovanili.