
“La nostra Chiesa in questo periodo ci fa rimbalzare per altri motivi, ma oggi c’è Matteo che ci porta in Paradiso”: le parole con cui l’arcivescovo Domenico Calandro chiude la fase locale del processo di beatificazione di Matteo Farina ci raccontano di come il viso sorridente del ragazzo brindisino, morto otto anni fa come oggi, contribuisca anche a tentare di dare nuova linfa a una diocesi tediata negli ultimi tempi da vicende giudiziarie in cui i ragazzini sono vittime. E proprio da quel volto dal ragazzo che a 19 anni ha lasciato questo mondo ma mai davvero chi lo ha conosciuto, la Chiesa brindisina tenta di rinnovare il suo rapporto con i fedeli.
Saranno consegnati il mercoledì mattina a Roma, alla Congregazione delle Cause dei Santi, le testimonianze raccolte a Brindisi dal 19 settembre dello scorso anno, giorno in cui si aprì la fase locale del processo di beatificazione. Come in una vera aula di giustizia, le testimonianze in questa fase sono tutte secretate. E così non si ha la possibilità di sapere né chi abbia parlato, né quale aspetto della vita di Matteo abbia raccontato. E neanche di conoscere il miracolo che sarebbe attribuito al giovane brindisino e senza il quale la causa di beatificazione non potrebbe andare a buon fine.
Il Duomo era gremito come mai questa sera, e almeno mille persone erano fuori davanti al maxischermo allestito per seguire in diretta la celebrazione. Per le strade, piccoli segnali di un servizio d’ordine messo in campo per prevenire qualsiasi tipo di rischio, con carabinieri armati di mitraglietta e poliziotti super equipaggiati. Per fortuna tutto ciò non ha scalfito la spiritualità della celebrazione, la commozione suscitata dai canti e dalle preghiere.
Il cammino è stato sin qui molto rapido, ma è probabile che anche l’esame della Congregazione romana possa seguire un binario preferenziale: questo ha lasciato intendere la postulatrice Francesca Consolini che, alla fine della cerimonia, è sembrata azzardare qualcosa di più di una semplice promessa: “Spero che presto ci si possa ritrovare qui per festeggiare la beatificazione di Matteo”, ha detto sorridendo e innescando un lungo applauso. E Brindisi ora attende il suo Beato: deciderà Papa Francesco.