Rapina al Dok: il 21enne arrestato confessa e va ai domiciliari. Caccia al complice

Passa dal carcere ai domiciliari Pierluigi Brina, il 21enne arrestato nella tarda serata di ieri per la rapina a mano armata messa a segno al Dok di Brindisi. Il giovane, che assieme al suo complice ha dovuto darsi alla fuga inseguito da due dirigenti della Questura per puro caso presenti nel supermercato, ha confessato di essere lui uno dei due banditi. Le ammissioni sono state date in mattinata durante l’interrogatorio di convalida davanti al gip. Brina, già noto alle forze dell’ordine per aver saccheggiato due anni fa il nuovo centro sociale del rione Perrino, ha tuttavia negato di aver preso parte anche alle due rapine messe a segno sabato al quartiere San Paolo e al rione Commenda. Un collegamento che tuttavia resta in piedi poiché i due assalti sarebbero stati commessi con la stessa moto usata ieri da lui e dal suo complice.
Quest’ultimo sarebbe già stato identificato dagli investigatori: si tratterebbe di un coetaneo di Brina, residente nel suo stesso quartiere. Ma di lui, ancora, nessuna traccia. Le ricerche sono tuttavia in corso. Il giovane potrebbe avere ancora con se l’arma utilizzata durante la rapina: un revolver che Brina nega di aver impugnato.